Cultura

L’arte italiana dal Sud al Nord fra città invisibili e giochi di luci: la mostra di Romanello e Martinelli

TORONTO – Per la Giornata del Contemporaneo, Toronto ospiterà una mostra che ben riassume il ricco panorama artistico contemporaneo in Italia, da Sud a Nord: “La Superficie Introvabile – The Unfindable Surface: The Explorations of Anna Romanello and Mario Martinelli”.

L’esposizione, organizzata dal Consolato Generale d’Italia a Toronto e dall’Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con Villa Charities e con il supporto di Heritage Calabria, sarà inaugurata il prossimo 17 ottobre 2024, alle ore 19, presso la Joseph D. Carrier Art Gallery al Columbus Centre, 901 Lawrence Ave. West, Toronto: sarà visitabile dal 17 ottobre al 13 novembre 2024 (ingresso libero e gratuito).

La mostra, curata da Flavio Belli, presenta le opere di due rinomati artisti italiani, Anna Romanello e Mario Martinelli, due artisti provenienti da due diverse regioni d’Italia.

Anna è nata in Calabria e porta in primo piano le sue radici dell’Italia meridionale, combinando i colori vivaci, le texture e la luce del Mediterraneo con interpretazioni astratte della memoria e del luogo; il suo linguaggio artistico è profondamente influenzato dal romanzo “Le città invisibili” di Italo Calvino, dove le città non sono semplicemente luoghi geografici ma spazi che esistono tra il reale e l’immaginario, tra il passato e il presente, e proprio per questo la sua sezione nella mostra è intitolata “Il Sud e le Città Invisibili”. L’uso del colore di Romanello, evocativo e dinamico, riflettendo proprio quel calore e quell’intensità che caratterizzano il paesaggio del Sud Italia: le sue opere spesso evocano le antiche città della Calabria o la città eterna di Roma, senza volerne essere rappresentazioni letterali.

Mario è nato a Treviso, in Veneto: nele sue opere, offre un netto contrasto con i paesaggi meridionali della Romanello, con le sue sculture ed installazioni che si muovono tra luce, ombra e forma con uno sguardo più rivolto ad atmosfere settentrionali. La sua riproduzione del David di Michelangelo, alta oltre cinque metri, vuole essere un tributo al maestro fiorentino, con cui Martinelli reinterpreta la forma umana utilizzando una rete metallica, creando intricati giochi di luce ed ombra che evocano la tecnica del chiaroscuro usata dagli artisti rinascimentali. Non a caso la sua sezione nella mostra è intitolata “Il Nord e il Gioco di Luci”. Del resto, la qualità architettonica delle opere di Martinelli trae ispirazione dai paesaggi nebbiosi del Veneto e l’uso della rete metallica nelle sue sculture introduce un senso di trasparenza ed ambiguità, dove la forma umana è definita ed al contempo decostruita e dove si collocano figure delicate ed industriali allo stesso tempo.

La visione del curatore Flavio Belli vuole unire in un unico spazio espositivo questi due artisti per suggerire ed esplorare il concetto di “superficie introvabile” – una metafora per la complessità dell’identità italiana e della sua realtà contemporanea in continua evoluzione. Entrambi gli artisti, pur lavorando con tecniche molto diverse tra loro, si confrontano con i temi della memoria, dello spazio e della trasformazione. Le loro opere invitano gli spettatori a guardare oltre la superficie, interagendo con gli strati della storia, della cultura ed dell’emozione che plasmano il passato, il presente e il futuro dell’Italia.

La Giornata del Contemporaneo è un evento annuale dedicato alla promozione dell’arte contemporanea italiana in tutto il mondo. Organizzata da AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani) e supportata dal Ministero degli Affari Esteri Italiano, mira a promuovere la diversità e l’innovazione della scena artistica contemporanea italiana.

Info sulla mostra di Toronto: https://www.villacharities.com/culture-heritage/joseph-d-carrier-art-gallery/exhibitions/

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