TORONTO – Il romanzo del 2002 di Nick Tosches “In the Hands of Dante”, recentemente adattato per il cinema e diretto da Julian Schnabel, è ora in fase di post-produzione. Tosches, i cui nonni emigrarono da Foggia, Puglia a New York alla fine del XIX secolo, iniziò la sua carriera di giornalista per le riviste rock Creem e Rolling Stone negli anni ’70, prima di scrivere la sua biografia rivelazione di Jerry Lee Lewis, che affascinò alcuni noti professionisti del settore nel mondo dello spettacolo.
L’attore Johnny Depp era uno di questi ammiratori che scelse “In the Hands of Dante” nel 2008 e in seguito iniziò a lavorare con Schnabel al progetto iniziale.
Sfortunatamente, mentre era nelle mani di Depp il progetto rimase astratto per anni e Tosches, che è morto a 70 anni nel 2019, non è sopravvissuto per vedere il suo romanzo adattato per lo schermo. Con Oscar Isaac, che sostituisce Johnny Depp nel ruolo principale [nel ruolo di Dante], si prevede che il film uscirà alla fine del 2024. Al cast si uniranno diversi attori italiani tra cui Lorenzo Zurzolo, Sabrina Impacciatore, Franco Nero, Fortunato Cerlino, Claudio Santamaria, Guido Caprino, Paolo Bonacelli, Emiliano Brioschi e Jacopo Rampini.
La forte presenza di attori italiani suggerisce che Schnabel volesse un cast che potesse vendere l’aspetto e il suono dell’Italia e della Sicilia del XIV secolo, poiché il film intreccia due trame separate, una nel passato e una nell’America del XXI secolo.
Nel presente, un prete scopre il manoscritto originale di Dante stesso, della Divina Commedia nelle profondità della Biblioteca Vaticana. La trama segue quindi il viaggio del manoscritto dal prete a un boss della mafia a New York City, dove viene portato da Nick Tosches per verificarne l’autenticità.
Tosches ha interpretato se stesso nel romanzo come una specie di studioso/esperto di Dante, simile al ruolo di Tom Hanks nei panni del famoso Professor Robert Langdon nel “Codice Da Vinci” di Dan Brown. La trama di New York e il cast americano sono composti da alcuni dei più grandi nomi di Hollywood tra cui Gerard Butler, Jason Momoa, Gal Gadot, Al Pacino e John Malkovich. Il regista ha persino chiesto all’iconico regista Martin Scorsese di interpretare nel film il ruolo di un saggio mentore con cui Dante si è consultato durante la scrittura della sua Divina Commedia.
Il film non è stato concluso in tempo per la Mostra del Cinema di Venezia di quest’anno, anche se i fan del romanzo di Tosches speravano che facesse parte della scaletta, poiché le riprese sono iniziate nell’ottobre 2023, con Venezia come una delle location principali. Altre location italiane includevano la Sicilia, Verona, Roma e Viterbo prima di girare le scene americane a New York City.
La Melmo Films italiana e il figlio di Julian Schnabel, Olmo, per Twin Productions hanno prodotto il film insieme al produttore esecutivo Martin Scorsese. Il regista Julian Schnabel ha iniziato la sua carriera con il film drammatico biografico Basquiat nel 1996, con Jeffrey Wright nel ruolo dell’acclamato artista Jean-Michel Basquiat. Ha poi diretto la performance di Javier Bardem, vincitrice dell’Oscar, in “Prima che sia notte”, prima di ottenere una nomination all’Oscar per la regia di “Lo scafandro e la farfalla”.
Il poster di In the Hand of Dante è copyright di Dreamcrew Entertainment; foto del set di “In the Hand of Dante” per gentile concessione di justjared.com
Massimo Volpe, autore di questa recensione, è un filmmaker e scrittore freelance di Toronto: scrive recensioni di film/contenuti italiani su Netflix