Italia

Berlusconi, l’ultimo viaggio
di una “vita spericolata”

MILANO – Il feretro di Silvio Berlusconi ha percorso i 33 chilometri che separano Villa San Martino e Piazza Duomo fra due ali di folla che hanno accolto il passaggio del Cavaliere come si fa con i campioni del ciclismo, con applausi e cartelli. Nella piazza centrale di Milano, ad attenderlo c’erano almeno diecimila persone, la metà di quelle preventivate a causa delle restrizioni decise all’ultimo momento per motivi di sicurezza. Bandiere del Milan con gli ultras che intonavano “Un presidente, c’è solo un presidente!” e vessilli di Forza Italia, ma anche tanta gente comune desiderosa di tributare un ultimo saluto all’ex premier, al leader “azzurro”, al patron delle tv private, al presidente del Milan e del Monza, all’uomo tanto amato quanto odiato per quella “vita spericolata”, per dirla alla Vasco Rossi. che l’ha inevitabilmente messo al centro della società italiana degli ultimi cinquant’anni, prima come imprenditore, poi come politico: sempre sotto i riflettori, fino all’ultimo giorno, oggi, quando il Belpaese l’ha salutato con il lutto nazionale, i funerali di Stato e, soprattutto, una diretta televisiva “fiume” seguita sul piccolo schermo e sul web da milioni di persone, in Italia e nel mondo.

Lunghissimo l’applauso, all’arrivo del feretro in Duomo, della piazza e delle personalità presenti all’interno della Cattedrale, tra capi di Stato, governo, esponenti delle istituzioni nazionali ed europee: fra gli altri il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni con i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini e tutti i ministri, i due presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana ed Ignazio La Russa, i leader di alcuni dei partiti di opposizione (Elly Schlein del Pd e Matteo Renzi di Italia Viva) e poi, ancora, l’ex premier Mario Draghi, il grande amico e vecchio alleato Umberto Bossi arrivato sulla sedia a rotelle e tanti altri.

In prima fila, in lacrime, i figli Marina, Piersilvio, Barbara, Eleonora e Luigi, il fratello Paolo, la compagna Marta Fascina e l’ex moglie Veronica Lario. Presente anche Francesca Pascale, ex fidanzata del Cavaliere, oggi sposata con la cantante Paola Turci. Tanti i volti noti delle tv berlusconiane: Maria De Filippi, vestita di bianco in omaggio a Silvio che consigliava questo colore alle donne bionde “perché gli abiti scuri non fanno passare la luce”; Silvia Toffanin, conduttrice televisiva e compagna di Pier Silvio Berlusconi; e poi Alba Parietti, Iva Zanicchi, Lorella Cuccarini, Belén Rodriguez, Ilary Blasy e Barbara D’Urso.

Dopo l’omelia dell’arcivescovo della città, monsignor Mario Delpini, intitolata “Ecco l’uomo: un desiderio di vita, di amore, di felicità” (che potete leggere integralmente cliccando qui), a fine cerimonia hanno risuonato nel Duomo di Milano le note del ‘Silenzio’. Poi tutti in piedi per tributare un ultimo, lungo applauso al Cavaliere all’interno della chiesa e fuori, in piazza.

Il feretro, portato a spalla, ha lasciato il Duomo accompagnato da un lungo applauso. Davanti alla bara, come all’ingresso, il necroforo con la foto di Silvio sorridente.

I figli dell’ex premier – che oggi hanno fatto pubblicare su tutti i giornali italiani un toccante messaggio d’addio al loro “dolcissimo papà” – hanno assistito all’uscita del feretro in lacrime, mentre la compagna Marta Fascina ha lanciato baci alla bara per un ultimo saluto. Quindi un altro scrosciante applauso dalla piazza, che ha poi intonato l’Inno d’Italia.

Le più alte cariche dello Stato – il Presidente della Repubblica, la premier ed i due presidenti di Camera e Senato – hanno raggiunto i figli all’esterno per offrire le condoglianze. I figli e la compagna hanno poi raggiunto la bara accarezzandola mentre veniva caricata sul carro funebre. Raccolti vicino al feretro per l’ultimo saluto, i familiari di Berlusconi hanno ringraziato la folla che ha tributato un lungo applauso al leader. Barbara e Luigi in particolare, ripresi dalle tv, con le mani giunte, più volte hanno detto ‘grazie’ all’indirizzo di tutte le persone arrivate in piazza per l’addio al presidente di Forza Italia.

Poco dopo, il feretro ha lasciato la piazza diretto a Villa San Martino: Silvio Berlusconi, dopo essere stato cremato, riposerà nel mausoleo costruito ad Arcore da Pietro Cascella, uno dei più grandi scultori del ‘900, amico del Cavaliere che gli commissionò l’opera alle fine degli anni ’90, dicendogli: “Non farmi una cosa mortuaria, con le croci, i teschi e tutto quell’armamentario cimiteriale…”. Lo scultore gli rispose: “Pensiamo all’alto, al cielo” e realizzò per lui “La volta celeste”. Una vita sempre al top. Anche nella morte.

In alto: il feretro in Duomo (www.quirinale.it) e, nel riquadro, Silvio Berlusconi in una significativa foto diventata virale sui social network

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