Canada

Sempre più grande il divario ricchi-poveri

TORONTO – Il divario tra ricchi e poveri cresce ancora: secondo uno studio di Td Bank, lo scorso anno il “gap” fra i redditi più alti e quelli più bassi è stato il più ampio dal 2015, poiché le famiglie benestanti hanno visto il loro patrimonio crescere molto più velocemente rispetto a quello dei canadesi a basso reddito.

Nonostante il patrimonio netto delle famiglie canadesi sia rimbalzato al 4,5% nel 2023, da un calo del 6,5% nel 2022, i relativi guadagni non sono stati distribuiti tra i vari livelli di reddito ma, secondo il rapporto, “le famiglie a reddito più elevato hanno beneficiato di più, grazie alle maggiori disponibilità di attività finanziarie, che sono state il principale motore di ricchezza lo scorso anno”, ha affermato Maria Solovieva, economista della Td Bank, nel suo rapporto, come riferisce The Canadian Press.

Il reddito familiare nella categoria più alta è stato in media di 197.909 dollari nel 2023, in aumento del 6% rispetto all’anno precedente. Nel frattempo, le famiglie a reddito medio e basso hanno registrato una crescita stagnante o, peggio, un declino. Il rapporto mostra infatti che lo scorso anno le famiglie a basso reddito hanno registrato un aumento dello 0,3% con un reddito medio annuo di 31.518 dollari, mentre le famiglie a reddito medio hanno registrato un calo dello 0,3% con un reddito medio annuo di 59.178 dollari.

Oltretutto, il calo del patrimonio immobiliare ha colpito le famiglie a reddito medio e basso, con l’aumento dei debiti ipotecari. Le famiglie a reddito medio sono diventate più indebitate rispetto a prima degli anni della pandemia poiché i rinnovi dei mutui e le commissioni per il debito sono aumentati in un contesto di tassi di interesse elevati.

Di conseguenza, le famiglie a reddito medio e basso hanno dovuto ridurre le spese discrezionali: arredamento, attrezzature domestiche, attività ricreative. I tagli sono stati significativi tra le famiglie a basso reddito, suggerisce il rapporto.

L’inflazione, nel frattempo, ha spinto queste famiglie ad attingere ai propri risparmi per far quadrare i conti, causando un’implicazione diretta sulla spesa futura poiché queste famiglie avranno meno risorse sulle quali poter contare, afferma ancora il rapporto.

Dunque, la situazione è destinata a peggiorare perché i gruppi a basso reddito continueranno a rimanere a corto di risorse nei prossimi anni e saranno costretti a fare scelte economiche sempre più difficili, rallentando la loro spesa.

“Ciò creerà un freno alla spesa” in generale, secondo la Solovieva.

Sarà la spesa del gruppo ad alti guadagni, quindi, a mantenere l’economia in movimento, continuando a detenere il potere d’acquisto, dal momento che le famiglie a reddito medio e basso continueranno a spendere in modo sempre più conservativo, il che significa che la spesa al consumo da parte dei redditi più alti svolgerà un ruolo fondamentale nel mantenere in vita l’economia nel suo complesso.

Foto di PiggyBank da Unsplash

More Articles by the Same Author: