Canada

Pochi lavoratori qualificati, prezzi alle stelle in Canada

TORONTO – Il costo della vita sale anche perché manca personale specializzato: a sostenerlo sono alcuni esperti di economia, secondo i quali la carenza di lavoratori qualificati fa lievitare i prezzi delle prestazioni dei pochi che ci sono. Un esempio pratico? Fino a qualche tempo fa, una chiamata di servizio ad un idraulico, per dare un’occhiata alla lavastoviglie malfunzionante, costava 70 o 80 dollari: oggi costa il doppio, ha detto alla CBC-RCI Mandy Rennehan, fondatrice e amministratrice delegata della società “Freshco” specializzata nella costruzione di negozi al dettaglio. Ma è solo uno dei tanti esempi.

Chiunque può aspettarsi di subìre gli effetti di questa carenza, ha affermato Simon Gaudreault, capo economista e vicepresidente della ricerca per la Federazione canadese delle imprese indipendenti (CFIB) con sede a Montreal: persino la carenza di cuochi, che incide sui prezzi dei menu nei ristoranti: tutto è interconnesso, ha detto Gaudreault.

Un rapporto del CFIB (che potete consultare qui: Small Businesses in Canada Hit Hard: The Big Financial Toll of Labour Shortages) ha rilevato che le piccole imprese canadesi hanno perso 38 miliardi di dollari in opportunità di business a causa della carenza di manodopera nel 2022, con il settore delle costruzioni che ne ha sostenuto la quota maggiore. Ma la carenza di artigiani qualificati è in atto da anni. E peggiorerà. Secondo l’Employment and Social Development Canada, infatti, circa 700.000 dei quattro milioni di canadesi che lavorano nel settore artigianale andranno in pensione entro la fine del decennio.

Secondo le stime del CFIB sui posti di lavoro vacanti, calcolate utilizzando i dati di Statistics Canada e 1.700 risposte di un proprio sondaggio tra proprietari-operatori, il tasso complessivo di posti vacanti durante il primo trimestre del 2024 è stato del 3,5%. Ma i settori-chiave che impiegano mestieri qualificati presentano posti vacanti superiori alla media, ha affermato Gaudreault. Nell’edilizia, ad esempio, il tasso era del 5,1% (una cifra che comprende tutti i ruoli del settore, come gli addetti alla reception), e nell’ospitalità era del 4% (potete vedere tutti i dati qui).

Ciò concorda con quello che Kelly Higginson, presidente e amministratrice delegata dell’associazione di settore Restaurants Canada (con sede a Toronto), vede nel suo settore, dove è difficile trovare chef qualificati. “Attualmente, il nostro settore ha oltre 78.000 posti di lavoro aperti, quindi ciò ha esercitato una pressione significativa sui salari”, ha affermato la Higginson, citando i dati di Statistics Canada. “Abbiamo visto il costo del lavoro aumentare di oltre il 15% in due anni”. La stessa Higginson afferma che il settore ha sempre operato con margini ridotti, dato il numero di persone e la quantità di spese generali necessarie per gestire un ristorante. E, come riferisce ancora CBC-RCI, lo stesso Higginson dice che i ristoranti hanno cercato di assorbire l’aumento del costo del lavoro ma con l’aumento di altri costi, come i servizi pubblici, il cibo e le assicurazioni, i clienti continueranno a vederne l’impatto sul conto.

Idem nell’edilizia: quando costa di più assumere i carpentieri, perché non se ne trovano, aumenteranno anche i costi di costruzione e quindi di conseguenza anche i prezzi di vendita degli appartamenti o gli affitti dovranno essere più alti.

Laddove le aziende, di qualunque settore, sono in grado di acquisire la manodopera di cui hanno bisogno, probabilmente lo fanno offrendo salari più alti: e questo costo maggiore viene poi “caricato” sul consumatore. La domanda sorge spontanea: cosa aspetta il Canada ad aprire le porte ai lavoratori specializzati di tutti i settori?

Foto di Arseny Togulev da Unsplash

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