Ontario

Trudeau come Ferragni e Salvini: pioggia di insulti a chi lo ospita

TORONTO – Solitamente, quando un personaggio famoso visita un’azienda, un ristorante, un bar, c’è un ritorno d’immagine per quell’attività: si appendono foto ai muri per immortalare l’evento e si fanno post sui social network che riscuotono “likes” e commenti entusiastici. Solitamente. In alcuni casi, però, l’effetto è… contrario.

In Italia, per esempio, un paio di settimane fa un hotel in Valle d’Aosta che ha ospitato la nota influencer Chiara Ferragni – passata dalle stelle alle stalle dopo una serie di inchieste su iniziative benefiche in odore di truffa – è stato letteralmente “travolto” da centinaia di insulti via web dopo aver postato su Instagram alcune immagini del soggiorno dell’influencer. Lo stesso è accaduto, pochi giorni prima, al pastificio “Rummo” dopo la visita del vicepremier Matteo Salvini, leader della Lega: il popolo del web ha addirittura annunciato un boicottaggio ai danni della nota azienda campana.

In Canada, invece, c’è Justin Trudeau. Un birrificio dell’Ontario che ha ospitato il primo ministro un paio di giorni fa è stato inondato da centinaia di messaggi di odio.

Trudeau ha visitato la Brewer’s Pantry a Bowmanville, Ontario, giovedì scorso, per sostenere Robert Rock, il candidato dei Liberali per le elezioni federali di Durham. Il birrificio ha pubblicato una foto dell’evento e subito dopo ha ricevuto dozzine di recensioni negative su Google, e-mail offensive e telefonate a tutte le ore della notte. Un utente ha scritto su Facebook: “Sicuramente un posto che non visiterò mai”, mentre un altro ha detto: “I proprietari di piccole imprese a Bowmanville non dimenticheranno la tua posizione. Non sei uno di noi.”

“Questi sono commenti sulla mia attività di cui sono appassionato e di cui sono molto orgoglioso e quelle telefonate offensive mi hanno ferito”, ha scritto il titolare di Brewer’s Pantry sui social network.

“Chiedo a tutti di mostrare un po’ d’amore alla Brewer’s Pantry. I proprietari di piccole imprese non dovrebbero essere penalizzati per avere preso decisioni aziendali”, ha affermato a sua volta il candidato Robert Rock.

Anche Ryan Turnbull, membro del Parlamento di Whitby, Ontario, ha rilasciato una dichiarazione in cui condanna il comportamento odioso. “Questi imprenditori sono brave persone, grandi lavoratori e appassionati di birra artigianale”, ha affermato prima di esortare tutti a mostrare amore e sostegno invece che odio. La community di Brewer’s Pantry ha offerto il proprio sostegno alla piccola impresa, scrivendo recensioni positive per contrastare quelle negative. “Per coloro che ci hanno contattato con amore e sostegno, diciamo che per noi significa molto. A quelli che invece ci giudicano in base a ciò che abbiamo fatto, allora suggerisco di visitarci prima di augurarci bancarotta, proteste e violenze”, ha detto Brewer’s Pantry.

Resta il fatto che per Trudeau non è un bel segnale: ospitarlo, adesso, può diventare un boomerang.

In alto, una delle foto della visita di Justin Trudeau a Bowmanville, pubblicate sui social network: questa è tratta dal profilo del primo ministro su Twitter X – @JustinTrudeau

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