TORONTO – Il ministro dell’Industria, François-Philippe Champagne, insiste: solo una maggiore concorrenza farà abbassare i prezzi dei generi alimentari. Lo ha ribadito nel corso di un’intervista rilasciata a “The West Block” su Global News, dove ha detto alla conduttrice Mercedes Stephenson che la concorrenza resta il modo migliore per tenere a freno il costo del cibo.
Champagne ha confermato di avere “corteggiato”, negli ultimi mesi, le catene straniere di negozi di alimentari, invitandole ad entrare nel mercato canadese. La strategia è semplice: convincere alcune grandi catene ad aprire nel Paese, costringendo così le catene già presenti a “fare i conti” con nuovi concorrenti. E quando arriva un nuovo supermercato sulla piazza, quelli “vecchi” hanno solo un modo per non perdere clienti attratti dalla novità: abbassare i prezzi.
Il ministro ha detto che farà annunci ufficiali una volta conclusi gli accordi, ma è un’operazione non facile, ha ammesso. Una catena americana, per esempio, pur essendo interessata ha incontrato “ostacoli significativi”. all’ingresso nel mercato settentrionale. “L’ostacolo più grande che hanno dovuto affrontare – ha rivelato Champagne – riguardava i contratti di locazione. Non sono riusciti a trovare 400 o 500 locazioni o proprietà da affittare nel Paese”, ha detto Champagne. “Allora è facile? No. Vale la pena provarci? Decisamente”.
Fra le altre misure previste dal governo federale, ha detto Champagne, c’è anche quella di dare al Competition Bureau il potere di rendere illegale, per i negozi di alimentari aziendali, l’impedire a negozi indipendenti di aprire punti-vendita nello stesso edificio commerciale. Questa ed altre riforme, secopndo il ministro, dovrebero spingere i negozi di catene estere, in particolare americane, a “dare un’altra occhiata al Canada” e magari provare ad investire per entrare in un nuovo mercato. “Ci stiamo lavorando duramente”, ha assicurato il ministro.
Foto di Eduardo Soares da Unsplash
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