Ontario

Rientro a scuola,
medici a favore
ma Ford indugia

TORONTO – Le scuole possono riaprire in sicurezza su base regionale, non ci sono rischi di azzerare i progressi fatti dalla provincia nel ridurre la diffusione del virus durante la terza ondata. È quanto afferma il COVID-19 Science Advisory Table dell’Ontario.

Il comitato scientifico, composto da esperti medici, associazioni mediche e ospedali di tutta la provincia, ha rilasciato questa dichiarazione dopo che il premier dell’Ontario Doug Ford aveva chiesto il suo contributo sull’opportunità di riaprire le scuole. “Riteniamo che l’Ontario possa riaprire le scuole in modo sicuro su base regionale per mitigare i danni significativi a breve e lungo termine derivanti dalla loro chiusura, gestendo al contempo il rischio di trasmissione del virus in questo settore”, si legge nella dichiarazione del COVID-19 Science Advisory Table dell’Ontario.

Negli ultimi giorni anche David Williams, Chief Medical Officer of Health della provincia dell’Ontario, ha affermato di essere convinto che le scuole possano riaprire in sicurezza e di aver già contattato gli ufficiali sanitari locali per assicurarsi che dispongano delle risorse necessarie per affrontare un ritorno all’apprendimento in presenza. Ford, tuttavia, finora ha rifiutato di impegnarsi a riaprire gli istituti prima della fine dell’anno accademico. “Conosco molto bene il parere del dottor Williams, ma voglio che a questa decisione contribuiscano anche gli scienziati, i sindacati degli insegnanti e gli altri operatori nel campo dell’Istruzione – ha detto Ford – non voglio avere fretta. Se servono un paio di giorni in più, così sia. Questa è una decisione molto importante”.

Intanto Williams – i cui pareri nelle ultime settimane non sono in linea con quelli del premier – a partire dal 26 giugno sarà sostituito dal dottor Kieran Moore, ufficiale sanitario di Kingston. Lo ha annunciato ieri il governo della provincia. Le scuole in tutto l’Ontario sono state chiuse per l’apprendimento di persona da metà aprile, ma con la provincia che prevede di entrare nella prima fase del suo piano di riapertura entro il 14 giugno, ci sono state crescenti richieste di far tornare i ragazzi nelle aule per le poche settimane rimanenti prima delle vacanze estive.

Il tavolo scientifico sostiene che la chiusura delle scuole durante la pandemia “crea danni” in quanto deteriora la salute mentale dei bambini e dei giovani. “Questo deterioramento è ora evidente sotto forma di maggiore utilizzo delle cure ambulatoriali e dei ricoveri ospedalieri, soprattutto per i bambini e i giovani con disturbi alimentari – ha detto il comitato – riteniamo che questi indicatori di salute mentale rappresentino la punta dell’iceberg e che la salute mentale dei bambini e dei giovani presenterà sfide significative a lungo termine durante il nostro recupero dalla pandemia”.

Nella lettera inviata a medici e insegnanti, Ford ha sollevato preoccupazioni specifiche sulla riapertura delle scuole, inclusa la crescente presenza della variante B.1.617, che è stata scoperta per la prima volta in India. Il premier ha inoltre fatto presente che in base alle previsioni sulla base dei dati odierni il numero dei casi potrebbe aumentare tra i 2.000 e i 4.000 entro la fine di luglio se tutte le scuole fossero riaperte.

Nella sua risposta il tavolo scientifico ha riconosciuto che la variante “presenta una significativa incognita” e che la provincia dovrebbe continuare a somministrare le prime dosi di vaccino e accelerare le seconde dosi per le persone più vulnerabili al Covid-19. In vista di settembre, il tavolo scientifico ha detto che il governo dovrebbe impegnarsi durante l’estate per garantire che le scuole siano sicure e pronte per il ritorno degli studenti: vaccinare gli studenti e migliorare la ventilazione negli edifici scolastici è di importanza prioritaria.

Come il tavolo scientifico della provincia anche gli ufficiali medici della sanità di Toronto, Peel Region e York Region hanno espresso il loro sostegno alla ripresa dell’apprendimento nelle aule scolastiche. I sindacati degli insegnanti, dal canto loro, hanno affermato di aver costantemente “sostenuto la riapertura sicura e su base regionale delle scuole”, ma ritengono che la decisione finale dovrebbe essere lasciata ai medici.

Una voce fuori dal coro è l’epidemiologo della Dalla Lana School of Public Health dell’UofT David Fisman: “La fine della pandemia è alla nostra portata in Ontario. Potremmo uscirne fuori oppure no. Perchè rischiare, a mio avviso, un aumento dei ricoveri in terapia intensiva e la diffusione accelerata del ceppo B.1.6.1.7? Non ne vale la pena”, ha scritto su Twitter Fisman. I pareri sono chiaramente discordanti: bisognerà vedere a chi darà ascolto Ford.

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