TORONTO – Lo shock iniziale ha lasciato il posto al dolore. Il giorno dopo che a Laval un autobus della linea cittadina si è schiantato contro un asilo nido, le famiglie e la comunità tutta piangono le piccole vittime. È un bilancio che fa male: due i bambini morti, uno dei quali sul colpo e sei quelli portati d’urgenza in ospedale. “I bambini, che hanno un’età compresa tra i tre e i cinque anni, erano coscienti quando sono arrivati in ospedale, ma presentavano varie lesioni da trauma – ha detto il dottor Marc Girard, direttore del Sainte-Justine Hospital – ora si stanno riprendendo e sono in condizioni stabili”. Due dei sei bimbi sono stati dimessi dall’ospedale.
Ad affrontare e a trattenere l’autista – Pierre Ny St-Amand di 51 anni – fino all’arrivo degli agenti sono state persone che si trovavano vicino al Garderie Éducative de Sainte-Rose nel quartiere di Sainte-Rose in Terrasse Dufferin. L’uomo, che si sarebbe fiondato di proposito contro l’asilo, deve rispondere di due capi di accusa di omicidio di primo grado, di tentato omicidio, aggressione aggravata e aggressione con un’arma che ha causato lesioni personali. St-Amand, che è comparso avanti a un giudice tramite un collegamento video da un letto dell’ospedale Sacré-Cœur di Montreal dove viene piantonato dalla polizia, si è rifiutato di parlare durante l’udienza. A St-Amand è stato ordinato di sottoporsi a una valutazione psichiatrica prima della sua prossima comparizione in tribunale del 17 febbraio. Secondo alcuni testimoni, l’uomo – che prima di scendere dal bus si sarebbe completamente denudato e urlava parole incomprensibili – “non era sano di mente” e “sembrava essere in un mondo diverso”.
Un comportamento, il suo, completamente inaspettato, dal momento che finora, a detta di un amico di famiglia, non ha mai mostrato segni di problemi psicologici, di ansia o disturbi di alcun genere. Lionel Carmant, il ministro responsabile dei servizi sociali, ha confermato che Armand non era in lista d’attesa per i servizi di salute mentale con l’autorità sanitaria locale, la CIUSSS de Laval.
Nel frattempo, quello dei genitori è un dolore straziante. La notizia dell’evento si è diffusa a livello nazionale e le condoglianze giungono loro da persone in ogni angolo del Canada, compresi agenzie di trasporto, sindacati e funzionari di governo. Intanto gli asili nido di tutta la provincia hanno appeso bandiere bianche fuori dalle loro porte di ingresso a sostegno delle famiglie delle vittime. Ieri mattina la bandiera della legislatura del Quebec è stata abbassata a mezz’asta mentre il premier del Quebec, François Legault, si è recato personalmente sul luogo della tragedia. “Certo che è dura, perché stiamo parlando di bambini – ha detto – e non c’è niente di più importante dei bambini”.
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