Canada

Gap retributivo tra uomini e donne, il divario cresce nel settore privato

TORONTO – Il gap retributivo tra uomini e donne continua ad essere un problema in Canada. Decenni di battaglie per la piena parità hanno certamente migliorato la situazione, ma hanno clamorosamente mancato l’obiettivo di arrivare a buste paga paritarie, a prescindere dal genere.

Questa situazione – peraltro ben presente anche in Italia – è maggiormente evidente nel settore privato rispetto a quello pubblico. La conferma è arrivata ieri da un rapporto presentato dal Canadian Centre for Policy Alternatives (CCPA), che ha analizzato le tariffe orarie nel 2023 e, per fare un confronto equo, le ha adattate a diversi fattori come età, istruzione, occupazione, settore, anni di lavoro, tempo pieno o part-time e provincia. Per questo rapporto sono stati utilizzati i dati dell’indagine sulle forze di lavoro di Statistics Canada.

Ebbene, i risultati dello studio sono davvero scioccanti. Il divario retributivo di genere per le dipendenti donne nel settore privato canadese è doppio rispetto a quello del settore pubblico, che sta facendo un lavoro migliore nel ridurre le disuguaglianze salariali.

Il rapporto ha rilevato che gli uomini guadagnano in media quasi il 10 per cento in più all’ora rispetto alle donne nel settore privato. A titolo di confronto, il divario retributivo orario di genere nel settore pubblico è del 5 per cento. Il settore privato, tra l’altro, è anche in ritardo nel ridurre il divario retributivo per gli immigrati. Secondo il rapporto gli immigrati che sono arrivati in Canada più di 10 anni fa sono pagati quasi l’8 per cento in meno di salari orari rispetto ai dipendenti nati in Canada.

Nel settore pubblico, il divario retributivo dell’immigrazione è minore, con gli immigrati che guadagnano il cinque per cento in meno rispetto ai non immigrati.

“Ciò che è chiaro anche nel 2023 è che la discriminazione salariale è viva e vegeta in Canada, ma che la discriminazione salariale è molto più piccola nel settore pubblico, anche se esiste ancora”, ha affermato David Macdonald, economista senior del CCPA e autore del rapporto.

Nel livello di reddito medio-basso, in particolare, il settore pubblico è riuscito a eliminare completamente i divari retributivi di genere “discriminatori”, ma la parità salariale non è vista nell’intero spettro del reddito.

Mentre il divario retributivo in Canada si è lentamente ridotto nel corso degli anni, nel complesso, i dipendenti uomini continuano a guadagnare più delle loro controparti femminili, secondo Statistics Canada. In media, le lavoratrici guadagnano l’11,1% in meno all’ora rispetto agli uomini, secondo i dati più recenti di StatCan del 2021. Il rapporto del CCPA ha anche rilevato che le donne impiegate nel settore privato spesso affrontano quella che viene chiamata una piccola “penalizzazione della maternità”, in cui la loro retribuzione diminuisce quando hanno figli. Tale discriminazione non è stata riscontrata nel settore pubblico. Le donne con figli affrontano una diminuzione dei potenziali guadagni a causa di “stereotipi di genere profondamente radicati”, afferma il rapporto.

“Le donne con figli guadagnano meno di quelle senza figli perché sono trattate sul posto di lavoro come meno competenti e con meno lealtà al loro lavoro, mentre il contrario accade agli uomini”, si legge nel rapporto.

C’è spesso anche un massiccio “premio di paternità” nel settore privato, dove gli uomini che hanno figli vengono pagati il 15% in più di salario orario rispetto a quegli uomini che non hanno figli. Il “premio di paternità” esiste anche nel settore pubblico, ma è più basso, pari al sette per cento.

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