TORONTO – Con una mano, il governo federale “colpisce” chi viene in Canada a lavorare duramente nella speranza di costruire un futuro migliore per sé e la sua famiglia: è di ieri la notizia (leggetela qui) che verrà tagliato il numero di lavoratori stranieri temporanei, “rei” di essere troppi, secondo il primo ministro Justin Trudeau; con l’altra mano, lo stesso governo ha concesso la cittadinanza canadese ad un (presunto) terrorista, precedentemente accolto come “rifugiato” e non venuto per lavorare ma, secondo quanto emerso da un’indagine dell’RCMP (la Polizia Federale Canadese), per compiere attentati e fare stragi, in particolare a Toronto dove si stava preparando a colpire e dove è stato arrestato, in un albergo di Richmond Hill (con il figlio anche lui “rifugiato”), un mese dopo avere ricevuto la cittadinanza canadese.
I primi dettagli sulla scandalosa vicenda di Ahmed Fouad Mostafa Eldidi, 62 anni, e suo figlio Mostafa Eldidi, 26 anni – arrestati con ben nove accuse di terrorismo, tra le quali anche l’associazione a delinquere per commettere stragi per conto dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante – sono emersi ieri, e sono venuti fuori soltanto perché le opposisioni hanno obbligato tutti i soggetti coinvolti nella vicenda a comparire davanti alla Commissione Parlamentare per la Pubblica Sicurezza e la Sicurezza Nazionale.
Il primo a testimoniare è stato proprio il ministro per la Pubblica Sicurezza, Dominic LeBlanc, il quale ha confermato che il 62enne Eldidi è arrivato in Canada il 5 febbraio del 2018, atterrando all’aerporto di Toronto, ed ha presentato una richiesta di “rifugiato” nel giugno dello stesso anno, che è stata accettata nel febbraio del 2019. Poi, ha acquisito la cittadinanza nel maggio del 2024, dopo che il Canadian Security Intelligence ha “restituito una raccomandazione favorevole”. Incredibilmente – visti i controlli maniacali fatti, per esempio, sui lavoratori stranieri che chiedono la residenza permanente – nessuno alla “Intelligence” né nei vari dipartimenti dell’Immigrazione Canadese si è accorto che il 62enne in questione tre anni prima di arrivare in Canada sarebbe apparso in un video dell’Isis nel quale faceva letteralmente a pezzi un prigioniero… sarebbe apparso, presumibilmente: ma il solo dubbio dovrebbe bastare a disporre ulteriori accertamenti, prima di concedere la residenza permanente e la cittadinanza… cittadinanza invece concessa al 62enne. Fortunatamente, poco più di un mese dopo, un’indagine dell’RCMP ha portato a scoprire che proprio lui, Eldidi, insieme al figlio omonimo (arrivato come “rifugiato” nel 2020: richiesta accettata nel 2022), stava progettando un attentato a Toronto. La Polizia Federale Canadese ha quindi arrestato entrambi il 28 luglio scorso.
“Pensate davvero che il vostro sistema dell’immigrazione funzioni, se qualcuno come questo individuo, un presunto terrorista dell’Isis, avrebbe potuto provocare una strage a Toronto?” ha chiesto al ministro Dominic LeBlanc la deputata conservatrice Melissa Lantsman. “Pensate davvero che questo non sia un colossale fallimento del vostro governo?”. Ai lavoratori stranieri temporanei l’ardua risposta…
Nella foto in alto: il primo ministro Justin Trudeau con il ministro della Pubblica Sicurezza, Dominic LeBlanc (da Twitter X – @DLeBlancNB)
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