Canada

Tassa per i no vax:
canadesi favorevoli,
le Province frenano

TORONTO – Una tassa aggiuntiva per i non vaccinati che non sono in possesso di una valida esenzione medica. La proposta, lanciata martedì in Quebec dal premier Francois Legault, è la prima di questo genere non solo in Canada, ma in tutto il Nord America. In Europa, invece, misure di questo tipo sono già state adottate in molti Paesi per cercare di frenare il contagio di Omicron spingendo sempre più persone a vaccinarsi.

Il ragionamento di Legault, che sta alla base del provvedimento, non fa una piega: una piccolissima minoranza di non vaccinati in Quebec sta occupando almeno la metà dei posti letto in terapia intensiva, con pesanti ripercussioni per l’intero sistema sanitario provinciale. Per questo motivo i no vax della provincia francofona dovranno dare un ulteriore contributo – in forma di tassa – per i danni arrecati alla collettività.

Nelle ultime ventiquattrore non si sono fatte attendere le reazioni. Prudenza, forse anche troppa, da parte del governo federale. Durante la conferenza stampa settimanale sull’emergenza Covid, Justin Trudeau a precisa domanda ha preferito non rispondere. “Abbiamo ricevuto la proposta del governo del Quebec – ha dichiarato il primo ministro – e in questo momento la stiamo analizzando i tutti i suoi aspetti. Non me la sento di commentarla prima di un’analisi completa di questo provvedimento”.

Il governo dell’Ontario non ha voluto prendere una posizione precisa, lasciando strada libera agli esperti. A bocciare la proposta è infatti stato il Chief Medical Officer Moore, che ha definito troppo punitiva l’idea di tassare i non vaccinati. “Meglio – ha detto – portare avanti una campagna informativa che li convinca a vaccinarsi”.

Chi invece ha preso una ferma posizione ufficiale è la Canadian Civil Liberties Association attraverso la sua dirigente Cara Zwibel: secondo l’associazione il piano di tassare i non vaccinati presenta degli aspetti controversi. La Carta dei Diritti e delle Libertà riconosce l’autonomia degli individui sul proprio corpo e sulle scelte di carattere medico e di conseguenza il provvedimento annunciato dal governo del Quebec non aderirebbe alla Costituzione.

Secondo Zwibel, nel caso in cui si dovesse andare in tribunale – un’evenienza molto probabile – la legge verrebbe dichiarata anticostituzionale.

E i canadesi cosa ne pensano della decisione di far pagare pecuniariamente la decisione di non vaccinarsi contro il Covid-19? Stando a un sondaggio pubblicato ieri da Maru Public Opinion, a ventiquattrore dalla proposta lanciata da Legault, la maggioranza dei cittadini è a favore di penalizzare i no vax. Secondo lo studio, il 60 per cento dei canadesi ritiene giustificata la sovrattassa per chi decide di non vaccinarsi e non è in possesso di una valida esenzione medica.

Questo sondaggio rafforza una percezione generalizzata che era già emersa la scorsa settimana con la pubblicazione di un’indagine demoscopica della Leger. In quell’analisi emergeva come i canadesi, in generale, vedessero di cattivo occhio i no vax e come, allo stesso tempo, fossero favorevoli a delle restrizioni aggiuntive per i non vaccinati.

Il 64 per cento dei canadesi ritiene che possano entrare nei negozi non essenziali solo i vaccinati, la stessa percentuale chiede che vengano creati degli spazi diversi negli ospedali a seconda dello stato vaccinale, il 61 per cento vuole che solo i vaccinati possano avere accesso ai mezzi di trasporto pubblico.

More Articles by the Same Author: