Canada

Annunciata la prima
visita ufficiale di Biden

TORONTO – Altre armi all’Ucraina e la visita del presidente statunitense in Canada: queste le principali notizie emerse dall’incontro di ieri fra il primo ministro Justin Trudeau e Joe Biden, nell’ambito del vertice dei leader nordamericani a Città del Messico.

L’Ufficio del Primo Ministro (PMO) ha annunciato che il Canada acquisterà un sistema di difesa antimissile di fabbricazione statunitense per l’Ucraina: si tratta di un sistema missilistico terra-aria NASAMS (National Advanced Surface-to-Air Missile System) progettato e sviluppato congiuntamente dalla società di difesa americana Raytheon e dalla norvegese Kongsberg Defence & Aerospace.

Il Canada ha fornito, finora, oltre 3,4 miliardi di dollari in aiuti militari e umanitari all’Ucraina da quando il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato l’invasione del Paese nel febbraio del 2022. L’acquisto del NASAMS si aggiunge dunque agli aiuti già inviati.

Durante l’incontro, Biden ha a sua volta dichiarato che “non vede l’ora di recarsi in Canada nel marzo di quest’anno”, in quello che sarebbe il suo primo viaggio nella Nazione da quando è diventato presidente degli Stati Uniti, ma i dettagli della visita non sono stati resi noti. Biden ha visitato l’ultima volta il Canada nel dicembre del 2016, quando era vicepresidente dell’amministrazione Obama. L’ultima volta che un presidente americano in carica è stato in Canada risale a quando Donald Trump andò in Quebec per il vertice dei leader del G7 nel giugno del 2018.

Il Canada è normalmente una delle prime mete estere per un nuovo presidente Usa, ma la visita di Biden è stata ritardata a causa della pandemia da Covid-19: Biden è stato infatti eletto presidente alla fine del 2020.

Durante il loro incontro di martedì, Biden e Trudeau hanno discusso poi di competitività e crescita economica, impegni sul clima, sicurezza, difesa e commercio con particolare riferimento alle catene di approvvigionamento del Nord America, inclusi minerali e semiconduttori critici. Proprio sul commercio, Trudeau ha ribadito i vantaggi della libera circolazione tra Canada e Stati Uniti. Fra gli argomenti affrontati, anche il programma per viaggiatori “fidati” noto come Nexus, parzialmente chiuso dall’inizio della pandemia ma che adesso starebbe registrando progressi. Inoltre, i due leader hanno parlato di questioni regionali e globali, tra cui la guerra fra Russia e Ucraina e l’instabilità ad Haiti: per quest’ultimo Paese, Trudeau e Biden hanno confermato il reciproco impegno a lavorare insieme per sostenere soluzioni guidate da Haiti, promuovere il dialogo verso elezioni democratiche e migliorare l’effettiva capacità di applicazione della legge. I leader si sono impegnati anche a continuare il sostegno bilaterale ad Haiti ed al suo popolo.

Il primo ministro del Canada ed il presidente Usa hanno discusso anche di immigrazione irregolare e del loro reciproco impegno per affrontare la crisi climatica. Sul tavolo anche la Cina e l’Iran, in particolare i continui attacchi del regime iraniano contro donne e studenti e la questione del volo PS752 abbattuto dai missili iraniani: Trudeau ha sottolineato l’importanza di continuare a lavorare per garantire alle famiglie delle vittime la giustizia e la responsabilità che meritano.

Nella foto in alto, Justin Trudeau e Joe Biden si stringono la mano all’incontro di ieri (foto Twitter – @POTUS)

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