Il Commento

Tutti cambiano, ma il gioco no: rimpasto a Ottawa

TORONTO – Non mi sembrava tanto felice. L’onorevole Navdeep Bains, ora ex ministro dell’Innovazione, Ricerche Scientifiche e Industria (IRSI), è andato su Facebook con un video che spiega perché non è più al Governo e perché non si ripresenterà alle prossime elezioni, in una parola: famiglia. Qualunque sia il motivo, la maggior parte del pubblico è disposto a condurlo all’uscita con gentilezza.

Tuttavia, il calderone politico è in costante stato di fermento e bollitura; e odia il vuoto. A Brampton si è appena creato un vuoto da riempire.

Chi sarà il primo a provarci? Jagmeet Singh, leader dell’NDP a livello federale. È un ex deputato provinciale di Brampton e noto amico di Bains. Non ha contestato la sua nomina al collegio elettorale per le elezioni del 2019, come deferenza nei suoi riguardi e per l’interesse della comunità a mantenere una voce nel governo.

Improvvisamente, l’altro giorno, dopo che Bains aveva preso la sua decisione, Singh è comparso ad una protesta nel centro di Toronto per guidare le sue truppe contro l’insensibile assenza di azione del governo conservatore [provinciale] per le case di cura a lunga degenza. Il caso della struttura Tendercare è colpa di Trudeau, ha detto.

Sembrerebbe che il signor Singh stia cercando di farsi “rilevante” a spese del suo omologo provinciale, Andrea Horwath, le cui scintille sulla questione provinciale devono ancora innescare una reazione in piena regola, nonostante la confusione nel modo di agire da parte di Queen’s Park. Forse sta cercando di tornare al suo feudo precedente.

L’ufficio del primo ministro è più preoccupato a tenere sotto traccia il messaggio sino a quando il “significato delle dimissioni” non verrà dimenticato.

E così, la GTA è ora focalizzata su un nuovo ministro, Omar Alghabra, ai trasporti – non una posizione insignificante, quindi l’Ontario non può lamentarsi … troppo. È un alleato di Bains e un leader nella comunità musulmana. L’asse della forza organizzativa rappresentato da sikh e musulmani che lavorano insieme (attraverso le loro Gurdwara e Moschee, che hanno sostituito le chiese e le sinagoghe come centri più “tradizionali” di attivismo politico) dovrebbe “reggere”.

Il vero potere però risiede in Quebec. Marc Garneau è stato nominato Ministro per i Global Affairs e Jean-Francois Champagne sostituisce Bains all’IRSI. Da questi due posti di vantaggio, i quebecchesi possono essere certi che dei politici competenti si prenderanno cura dei loro interessi in tempi turbolenti come quelli che viviamo oggi.

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