Toronto

Mitzie Hunter annuncia
la sua candidatura,
Olivia Chow ci pensa

TORONTO – Avanti un altro. La deputata provinciale Mitzie Hunter (nella foto sopra) ha annunciato ieri la sua intenzione a candidarsi alla carica di sindaco di Toronto, aggiungendo il suo nome a una griglia di candidati di peso che nutrono aspirazioni legittime a raccogliere il testimone dall’ex primo cittadino John Tory. Hunter, 51 anni, ha alle spalle un pedigree politico di tutto rispetto. Entrata nel parlamento provinciale dell’Ontario nelle elezioni suppletive del 2013 nel distretto di Scarborough—Guildwood, la politica liberale ha ricoperto nelle passate legislature alcuni incarichi di governo di rilievo: ministro associato delle Finanze, ministro dell’Istruzione Pubblica e ministro dell’Istruzione Avanzato e Sviluppo. Nel 2020 ha preso parte anche alla corsa per la leadership del Partito Liberale provinciale, finendo quarta.

Hunter, confermando ieri la sua intenzione a gettarsi nella mischia, ha annunciato anche che la sua candidatura sarà accompagnata dalle dimissioni dal ruolo di deputato provinciale.

“Mi sto preparando a correre – ha dichiarato l’mpp liberale – e presto sentire delle novità a tale proposito. So che dovrò rinunciare al mio seggio e lo farò: dovrei farlo prima della chiusura delle candidature per il ruolo di sindaco, prevista per metà maggio”.

Quello della Hunter è solo l’ultimo nome di peso per la carica di sindaco di Toronto. Nei giorni scorsi hanno annunciato la loro candidatura l’ex vice sindaca Ana Bailao, l’ex consigliere comunale Rob Davis, l’ex collega Giorgio Mammoliti, l’ex capo della polizia di Toronto – e già candidato conservatore alle ultime elezioni provinciali – Mark Saunders, il consigliere comunale Josh Matlow e il giornalista Anthony Furey.

Ieri il premier Doug Ford, ha sottolineato come chiunque vinca a Toronto dovrà affrontare sfide molto significative. “Ho un messaggio per il futuro sindaco di Toronto: serve responsabilità fiscale per rispettare i soldi dei contribuenti”.

Ma non è tutto. Nelle ultime ore è tornato a circolare anche un altro nome, quello dell’ex parlamentare dell’Ndp Olivia Chow. Per ora non sono arrivate conferme dalla diretta interessata, ma è chiaro che l’ex deputata sta tastando il terreno per verificare se sussistano le precondizioni per una sua eventuale candidatura. Chow, vedova dell’ex leader dell’Ndp federale Jack Layton, cercò di diventare sindaco di Toronto già nel 2014, quando sfidò John Tory e Doug Ford, venendo sconfitta dall’ex leader del Progressive Conservative.

Da allora solo delusioni, e tra queste anche la sconfitta alle elezioni federali del 2015 contro il candidato liberale Adam Vaughan.

C’è da sottolineare, comunque, che ci troviamo di fronte alle primissime battute di questa sfida per la carica di sindaco. Ufficialmente le candidature non sono ancora aperte, con la presentazione delle liste prevista per aprile tanti nomi che ancora circolano per altri potenziali pretendenti al ruolo di primo cittadino. Tra questi troviamo i consiglieri comunali Brad Bradford e Alejandra Bravo, l’ex consigliere Josh Colle, il deputato provinciale liberale Michael Coteau, l’ex vice sindaco Stephen Holyday, e la parlamentare provinciale dell’Ndp Kristyn Wong-Tam.

Il voto a Toronto arriva a meno di un anno dalle elezioni del 2022, stravinte da John Tory. L’ex sindaco ha deciso di dimettersi dopo la scoperta di una relazione extraconiugale con un’ex componente del suo staff.

La carica di sindaco di Toronto è molto ambita per via delle modifiche apportate da una nuova legge provinciale che affida al primo cittadino poteri senza precedenti.

Il sindaco infatti, non solo detiene un potere di veto che di fatto svuota di significato il concetto di maggioranza all’interno del Consiglio Comunale, ma acquisisce le maggiori responsabilità di presentazione e approvazione del budget cittadino. Il sindaco di Toronto diventa inoltre una sorta di plenipotenziario per quanto riguarda i piani di sviluppo urbano della città.

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