Ontario

Ontario, riprende la legislatura con tanti nodi da sciogliere

TORONTO – Sono tanti i nodi da sciogliere per il governo dell’Ontario e per il premier Doug Ford (nella foto, dalla sua pagina Twitter X – @fordnation) si preannuncia una “primavera calda”: l’assemblea legislativa dell’Ontario riprenderà le sue sedute questa settimana con un turbinio di attività, dall’abrogazione della legge – dichiarata incostituzionale – sulla limitazione dei salari all’ufficializzazione del dietrofront sulla decisione di sciogliere la Regione di Peel, fino all’introduzione di una legislazione “omnibus”. Inoltre, il ministro dei College e delle Università, Jill Dunlop, annuncerà all’inizio della sessione il piano del governo per affrontare le difficoltà finanziarie degli istituti post-secondari della Provincia, che sono da anni alle prese con livelli bassi di finanziamenti operativi e con il taglio delle tasse scolastiche del 10% ed il loro “congelamento”, annunciato dal governo Ford nel 2019.

Uno dei primi ordini del giorno per il governo al ritorno dalla pausa di oltre dieci settimane della legislatura sarà quello di introdurre una legislazione “omnibus”, dicevamo, intitolata Get It Done Act, ispirata allo slogan della campagna elettorale di Ford del 2022. Tante le misure previste nella legislazione: innanzitutto, introdurrà l’obbligo per qualsiasi futuro governo di sottoporre a referendum un eventuale nuovo sistema provinciale di “carbon tax”; poi, la nuova legge vieterà nuovi pedaggi sulle autostrade provinciali (il governo Ford ha già abolito i pedaggi sulle autostrade 412 e 418, mentre resteranno quelli sull’autostrada 407 East, che sta fruttando alla Provincia svariate decine di milioni di dollari all’anno). Il disegno di legge “omnibus” prevede inoltre di consentire il rinnovo automatico delle targhe, estendere il congelamento delle tasse di guida attraverso la legislazione anziché la regolamentazione e “razionalizzare le approvazioni per i principali progetti infrastrutturali ed abitativi”.

Come dicevamo, il governo Ford ha anche promesso di abrogare il disegno di legge 124, cioè quella legge del 2019 che limitava gli aumenti salariali per i lavoratori del settore pubblico all’1% annuo per tre anni. Una legge dichiarata incostituzionale e quindi da ritirare.

Il governo annullerà poi lo scioglimento della Regione di Peel, come annunciato a dicembre, e si appresta a farlo attraverso una sezione del Get It Done Act per modificare la legge sullo scioglimento di Peel approvata dalla legislatura nel giugno del 2023.

Si prevede inoltre che un’ulteriore legislazione relativa all’edilizia abitativa arriverà prima della sessione di giugno, mentre la Provincia cerca di trovare un modo per mettersi sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di costruire 1,5 milioni di case entro il 2031. Un obiettivo reso più difficile dall’indagine dell’RCMP sullo scandalo dello scambio di terreni della Greenbelt, che ha visto il governo Ford togliere terreni dall’area protetta per lo sviluppo abitativo e poi restituirli dopo pesanti critiche al processo di selezione sul quale, appunto, sta indagando l’RCMP per presunti “favoritismi” a costruttori “amici”.

Fra gli altri nodi da sciogliere, anche quello relativo alla sostituzione del ministro per la riduzione burocratica Parm Gill, dimessosi il mese scorso (anche dal suo seggio a Milton) per candidarsi a livello federale con i Conservatori di Pierre Poilievre. Doug Ford dovrà indire anche un’elezione suppletiva per quel distretto, anche se ha sei mesi per farlo. E la leader dei Liberali dell’Ontario, Bonnie Crombie, non ha escluso di cercare un posto nella legislatura in quella circoscrizione, che è vicina a Mississauga, città della quale la stessa Crombie è stata il sindaco. E proprio la Crombie è già passata dall’attacco. “Mentre il disperato Doug passa tutto il suo tempo a distrarre i cittadini dell’Ontario dai suoi fallimenti, dalle sue infradito, dagli scandali e dagli affari interni, i liberali dell’Ontario rimarranno totalmente concentrati sulla lotta per una migliore assistenza sanitaria e istruzione, più alloggi e un’economia in crescita che sollevi ogni famiglia. in Ontario”, ha dichiarato la leader provinciale dei Liberali.

Sulla stessa lunghezza d’onda la leader dell’NDP, Marit Stiles: le priorità del suo partito per la nuova sessione che si sta aprendo includono la gestione della carenza di personale negli ospedali e l’accelerazione degli alloggi. “Le persone aspettano per ore per ricevere l’assistenza sanitaria di base, sono bloccate con i costi degli alloggi alle stelle e le loro bollette non diminuiscono”, ha dichiarato. “Abbiamo bisogno di soluzioni reali, ma questo governo è troppo preso dai suoi scandali senza fine per trovarle”. Il leader dei Verdi, Mike Schreiner, ha a sua volta affermato che si concentrerà sulla proposta di soluzioni abitative audaci, sulla protezione dei servizi pubblici e sugli investimenti nelle energie rinnovabili.

Infine, è prevista un’elezione suppletiva anche per Lambton-Kent-Middlesex, distretto dell’ex ministro del Lavoro, Monte McNaughton. Per il premier Ford, dunque, un ulteriore banco di prova.

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