Canada

Il Budget divide: no di Poilievre e Blanchet, Singh non si sbottona

TORONTO – Il Budget 2024 divide la nostra classe politica. Da un lato abbiamo il governo liberale che rivendica con forza la bontà di tutte le misure presenti nella Legge di Bilancio di quest’anno – un corposo piano di spesa di oltre 400 miliardi, 53 dei quali per nuovi progetti – dall’altro le opposizioni che vanno in ordine sparso, come già accaduto negli ultimi anni. Una secca bocciatura alla Manovra presentata dal ministro delle Finanze Chrystia Freeland alla Camera arriva dal Partito Conservatore, che ha già fatto sapere che voterà contro la Finanziaria. A spiegare le motivazioni è stato lo stesso leader conservatore Pierre Poilievre: “Siamo di fronte a un piromane che spruzza benzina su un incendio inflazionistico. Dopo otto anni di Justin Trudeau, il bilancio non è ancora in equilibrio. Tutto ciò per cui Justin Trudeau spende soldi diventa peggiore e più costoso. Trudeau ha speso, i canadesi sono al verde e il paese è a pezzi”.

“E oggi – continua il leader conservatore – Trudeau ha imparato qualcosa da questi fallimenti catastrofici? No. Invece, Trudeau raddoppia gli stessi fallimenti con 40 miliardi di dollari di nuova spesa. Vale a dire 2.400 dollari per ogni famiglia in nuovo debito pubblico e nuova spesa inflazionistica. E ora, per la prima volta in una generazione, stiamo spendendo di più per gli interessi sul debito che per l’assistenza sanitaria. Sono soldi per banchieri e obbligazionisti piuttosto che per medici e infermieri. E ora, il ministro delle Finanze di Justin Trudeau dice che ciò di cui i canadesi hanno davvero bisogno è un governo più forte. Ebbene, hanno creato un governo più forte, al fine di rendere le persone più deboli e più miserabili”.

Anche il Bloc Quebecois voterà per affossare la Manovra. Il leader del Bloc Yves-François Blanchet ha affermato che il Budget rappresenta una grave interferenza del governo federale su quello della Provincia francofona. “E’ un attacco spudorato contro le giurisdizioni del Quebec e delle province”, ha dichiarato Blanchet. Ha deplorato in particolare l’intervento del governo negli affari di Hydro-Québec. “Voglio dire al signor Trudeau, se è così affascinato dalle infrastrutture municipali, o dai servizi sanitari, o da tutte le sue altre interferenze in termini di lingua e cultura o qualsiasi altra cosa, vada a fare politica provinciale a questo punto: piuttosto che occuparsi della giurisdizione di Ottawa, gli suggerisco di provare a diventare premier dell’Ontario. Il leader blocchista ha anche sottolineato “l’abominevole deficit” riscontrato nel bilancio, e ha deplorato che non ci sia stato “nulla per gli anziani” e “nulla per tagliare i sussidi alle compagnie petrolifere”.

Il destino della Legge di Bilancio, e quindi della sopravvivenza stessa del governo guidato dal primo ministro Trudeau, è legato alle decisioni di Jagmeet Singh: in questa legislatura i Budget liberali sono passati solamente grazie al sostegno esterno dei neodemocratici. Singh, da parte sua, ha detto di voler parlare con il primo ministro prima di prendere posizione sul Bilancio.

“Abbiamo costretto il governo ad attuare elementi in questo bilancio per aiutare le persone”, ha detto il leader dell’Ndp, che ha elogiato in particolare la presenza di assicurazioni sui farmaci e misure di assistenza per gli inquilini. “Se i neodemocratici non avessero fatto pressione sul governo, l’esecutivo liberale non avrebbe mai fatto tutto questo”, ha sostenuto Singh.

“Abbiamo anche delle preoccupazioni in questo Budget, per il taglio di 5.000 lavoratori nel settore pubblico, per la mancanza di un piano per risolvere il deficit di finanziamento per le comunità indigene, per le infrastrutture e gli alloggi”. “Voglio sentire qual è il piano del governo liberale, qual è il piano del primo ministro per risolvere queste preoccupazioni”, prima di prendere una decisione sul bilancio. “Ora la palla passa ai liberali”.

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