TORONTO – La benzina torna a salire. Secondo un analista del settore, l’Ontario vedrà “un grande balzo” dei prezzi nelle stazioni di servizio entro questa settimana: i prezzi raggiungeranno “livelli mai visti in quasi due anni”.
L’esperto è Dan McTeague, presidente di Canadians for Affordable Energy, il quale ha dichiarato – mercoledì, a CP24 – che sia l’Ontario che il Quebec vedranno un aumento di 14 centesimi al litro proprio in queste ore. Ciò spingerà il prezzo al litro fino a 1,79 dollari nelle città dell’Ontario, “il livello più alto visto dal 2 agosto 2022”, ha aggiunto McTeague. In Quebec, il prezzo al litro dovrebbe salire addirittura a 1,88 dollari.
L’aumento di questa settimana, ha detto McTeague, è dovuto al maggior costo della benzina miscelata estiva; la miscela invernale più economica non tornerà prima dell’autunno.
Il mese scorso, McTeague aveva avvertito che con il passaggio al carburante misto estivo, e con l’aumento della carbon tax e del prezzo del petrolio, il costo del carburante rimarrà elevato questa primavera ed estate.
E mentre in Canada il prezzo della benzina sale, in Italia va alle stelle. Nel Belpaese, negli ultimi giorni decine di distributori hanno portato il costo della benzina a 2,5 euro. Pesano le tensioni internazionali, ma le associazioni dei consumatori – come scrive il quotidiano La Repubblica – puntano il dito contro gli esercenti che sfruttano la domanda in crescita dei ponti di primavera (25 Aprile e 1° Maggio), quando milioni di italiani si metteranno in viaggio per trascorrere qualche giorno fuori casa.
I prezzi dei carburanti sono saliti sensibilmente nell’ultimo periodo, attestandosi, in base alle ultime rilevazioni di Quotidiano Energia, a 1,915 euro/litro la benzina e 1,812 euro/litro il gasolio al self, 2,053 euro/litro la verde e 1,953 euro/litro il gasolio al servito.
Il Codacons lancia a sua volta l’allarme sugli effetti del caro-benzina sui ponti di primavera, rilevando prezzi sopra i 2,5 euro al litro al servito sia in autostrada sia sulle rete urbana. Una vera e propria mappa nazionale del caro-benzina quella realizzata dall’associazione, secondo cui «alla data di venerdì 12 aprile il prezzo più alto è stato praticato sulla A21 Piacenza-Brescia, dove un litro di verde in modalità servito era pari a 2,549 euro. Sempre sulla A21, ma in provincia di Alessandria, le benzina ha raggiunto nella stessa data 2,499 euro al litro. Sulla rete urbana, invece, si confermano tra i più cari 2,4 e i 2,5 per il diesel e benzina in modalità servito in Piemonte e Liguria, ma anche in provincia di Palermo. Prezzi alti sono praticati nella provincia di Benevento, dove due distributori hanno superato quota 2,5 euro al litro, con listini rispettivamente di 2,572 e 2,550 euro/litro, e in provincia di Modena, 2,509 euro al litro. Clamoroso il caso di un distributore a Varese, che il 10 aprile scorso ha praticato un prezzo pari a 2,854 euro al litro per la benzina.
Il ministero delle Imprese e del Made in Italy, però, osserva che come ci sono “alcune decine di distributori che praticano un prezzo più alto nel servito”, allo stesso tempo ce ne sono diverse migliaia che praticano un prezzo più basso della media nazionale. La “mappa” completa dei prezzi dei distributori in Italia si può consultare nel motore di ricerca all’indirizzo https://carburanti.mise.gov.it/
Foto di engin akyurt da Unsplash
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