OTTAWA – La Cina e l’Arabia Saudita “devono contribuire” agli sforzi internazionali per aiutare i Paesi più poveri alle prese con gli effetti peggiori del cambiamento climatico: a dirlo è stato il ministro federale dell’Ambiente, Steven Guilbeault, mercoledì, a pochi giorni dall’inizio del vertice annuale delle Nazioni Unite sul clima, COP29, che si terrà in Azerbaigian la prossima settimana. Lì, i Paesi dovrebbero negoziare un nuovo obiettivo internazionale per raccogliere i trilioni di dollari che gli esperti ritengono necessari per mitigare gli effetti peggiori del riscaldamento del pianeta.
Guilbeault ha detto alla CBC che stabilire un nuovo obiettivo per il finanziamento internazionale del clima sarà una delle sue priorità quando arriverà a Baku, oltre a spingere affinché la seconda economia più grande del mondo contribuisca. “La Cina diventerà, di fatto, uno dei maggiori inquinatori storici nei prossimi anni”, ha affermato Guilbeault. Proprio la Cina, però, pur essendo il più grande “emettitore” del mondo, è anche leader nell’implementazione di tecnologie pulite – pannelli solari, batterie, veicoli elettrici – sia in patria che all’estero. I suoi veicoli elettrici sono peraltro molto convenienti, fra i meno costosi al mondo, soprattutto rispetto alle esose macchine elettriche occidentali che soltanto i più ricchi possono permettersi. Ma il Canada, com’è noto, ha messo dazi del 100% sulle auto elettriche prodotte in Cina, seguendo l’esempio degli Usa, per “salvaguardare i produttori nordamericani”. Sono i paradossi della politica: si chiede alla Cina di inquinare di meno e, in Canada, si rendono le auto elettriche di fatto inaccessibili ai più.
Ma l’attenzione del ministro federale dell’Ambiente non è solo sulla Cina: anche i principali produttori mondiali di petrolio e gas, infatti, sono nel “mirino” di Guilbeault. “Paesi come l’Arabia Saudita ed altri Stati del Golfo hanno tanti soldi e contribuiscono molto al cambiamento climatico”, ha detto il ministro. “Dovrebbero far parte di una base più ampia di Paesi donatori per aiutare queli del Sud”. L’Arabia Saudita, secondo svariate stime, è l’undicesimo Paese al mondo per emissioni ed è seguita proprio dal Canada che è a sua volta uno dei “grandi inquinatori”: secondo le Nazioni Unite, infatti, entrambi i Paesi figurano tra i 20 che, collettivamente, sono responsabili di oltre il 75% delle emissioni globali di gas serra.
Insomma, verrebbe da dire: da che pulpito viene la predica…
Nella foto in alto, il ministro federale dell’Ambiente, Steven Guilbeault, in un’immagine tratta dalla sua pagina Twitter X – @s_guilbeault
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