TORONTO – Dopo un long weekend che aveva fatto ben sperare, con pochi decessi e ricoveri in calo, tornano a salire i numeri del Covid-19 in Ontario: complice, probabilmente, la mancata comunicazione dei dati, in giorni di festa, da parte di alcuni ospedali.
Ieri le ospedalizzazioni sono salite a 1.082, dalle 890 delle 24 ore precedenti. Aumenta anche il numero di pazienti nelle terapie intensive, da 157 a 160 in 24 ore.
Dei pazienti attualmente ricoverati in ospedale, 671 sono completamente vaccinati, 159 non vaccinati e 37 parzialmente vaccinati. Lo stato di vaccinazione dei restanti non è noto. In terapia intensiva, invece, 69 pazienti sono completamente vaccinati, 16 non sono vaccinati e 7 sono parzialmente vaccinati (nessuna informazionie sui restanti).
Nuova impennata, purtroppo, anche per i decessi che nei giorni scorsi erano scesi quasi a quota zero. Ieri se ne sono registrati 11, che portano il totale in provincia, da inizio pandemia, a 13.175.
Per quanto riguarda i contagi, ieri sono stati rilevati 775 nuovi casi su un totale di 11.109 test eseguiti (e riservati alle sole categorie “a rischio”). Il tasso di positività è adesso dell’8,4%: almeno questo torna, dunque, a scendere visto che nelle 24 ore precedenti era tornato a superare il 10% (10,5%).
Continuano comunque a calare le infezioni in corso: i casi attivi e noti in Ontario sono adesso 13.049, contro i 14.347 dell’altro ieri.
Dall’inizio della pandemia, l’Ontario ha registrato 1.297.561 casi di Covid-19 confermati in laboratorio e 1.271.337 persone sono guarite dalla malattia.
A livello complessivo, in tutto il Canada dall’inizio della pandemia i casi confermati sono stati 3.852.688, le guarigioni 3.523.503, i decessi 40.738, mentre i casi ancora attivi sono 287.450: ma quest’ultimo dato è probabilmente molto lontano dalla realtà, visto che in tutte le province del Canada i test sui quali si basa il calcolo dei dati sono soltanto quelli riservati alle categorie “a rischio”, vale a dire ad una ristretta fascia della popolazione. Quel numero potrebbe dunque rappresentare soltanto la punta dell’iceberg.
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