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L’addio commosso
a padre Vito Marziliano

TORONTO – C’era una folla relativamente numerosa di amici, parrocchiani del passato e del presente e di familiari per dare l’addio a padre Vito, sabato. Essendo i protocolli Covid-19 quello che sono, le restrizioni vengono ancora applicate. Tuttavia, le persone si sono accalcate a St Clare, Woodbridge, per il funerale.

Don Vito non era mai stato assegnato a quella parrocchia, ma una chiesa più piccola sarebbe stata insufficiente e inadeguata per i numerosi presenti.

Non era una cerimonia ostentata; lui non l’avrebbe voluta. Ciò nonostante, tre vescovi e due monsignori hanno concelebrato la messa, mentre altri quaranta sacerdoti (secondo i nostri calcoli) hanno riempito il coro: tra loro, alcuni illustri monsignori di lunga data della comunità italiana e notabili degli ordini chiericali che hanno servito in quella comunità e intorno alla GTA.

È stata un’impressionante dimostrazione di ringraziamento per il servizio reso da padre Vito. Diverse persone hanno evidentemente interrotto i loro soggiorni nelle località meridionali per esprimere la loro gratitudine e il loro dolore. La loro presenza avrà consolato e alleviato il dolore della madre e dei fratelli di don Vito.

Quando uno dei monsignori ha detto, chiudendo il suo elogio, “Vito era un brav’uomo”, molti sono scoppiati in udibili singhiozzi. Più tardi, dopo che le colombe bianche sono state liberate, in un evento quasi simbolico, un uccello solitario ha fatto una deviazione per appollaiarsi all’interno del portico della chiesa, mentre il resto del gregge volava a destinazione. Qualcuno ha osservato che era un segno che Vito non voleva partire, o che la sua gente voleva che rimanesse.

La Chiesa ha bisogno di più uomini buoni.

(Traduzione in Italiano a cura di Marzio Pelù)

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