TORONTO – Il primo ministro Justin Trudeau, in caduta libera nei sondaggi, si gioca la carta pre-natalizia del “tax break”: una sospensione di due mesi della GST (Goods and Services Tax, imposta sui beni e servizi) e dell’HST (Harmonized Sales Tax, imposta sulle vendite armonizzate che viene addebitata solo in alcune province del Canada) su articoli di prima necessità, abbigliamento e pannolini per bambini ma anche ristoranti, birra e vino, oltre a numerosi altri prodotti. Non solo: all’inizio della Primavera del 2025, tutti i canadesi che hanno lavorato nel 2023 e hanno guadagnato fino a 150.000 dollari al netto delle tasse riceveranno un “bonus” di 250 dollari.
A fare l’annuncio è stato lo stesso primo ministro, insieme alla sua vice Chrystia Freeland, ieri, in un grocery store di “Vinces” (azienda italocanadese), a Sharon, in Ontario, dove era in visita. Nell’occasione, i due hanno annunciato anche un “bonus”: il “Working Canadians Rebate” invierà un pagamento di 250 dollari a 18,7 milioni di canadesi all’inizio della primavera del 2025. Avranno diritto ai 250 dollari “una tantum” tutti i canadesi che hanno lavorato nel 2023 e hanno guadagnato fino a 150.000 dollari al netto delle tasse. I soldi saranno inviati dall’Agenzia delle Entrate del Canada, tramite deposito diretto od assegno (tutti i dettagli qui).
Ma torniamo agli “sconti” e vediamo quali sono i beni di consumo sui quali il governo federale offrirà gli sgravi tra il 14 dicembre ed il 15 febbraio (potete trovare la lista completa, con tutti i dettagli, qui).
Cibi e bevande: insalate pronte, panini e piatti simili già pronti; pasti al ristorante, da asporto o con consegna a domicilio; torte, crostate, ciambelle, brownies ed altri prodotti di pasticceria; birra, vino, sidro ed alcune bevande analcoliche; caramelle, cioccolato, gomme da masticare e dolci affini; patatine fritte, bigné al formaggio, popcorn e snack salati simili; gelato, altri dolcetti surgelati e budino; barrette di frutta e prodotti a base di muesli.
Prodotti per l’infanzia e giochi: case delle bambole, macchinine, Lego e “action figure”; abbigliamento per bambini, calzature, seggiolini auto, pannolini; videogiochi, console e controller; puzzle e giochi da tavolo o di carte per tutte le età.
Altri prodotti: giornali, libri ed audiobooks; alberi di Natale naturali od artificiali.
Secondo il governo federale, lo sgravio fiscale costerà 1,6 miliardi di dollari e farà risparmiare, in un periodo di due mesi, 100 dollari ad una famiglia che spende 2.000 dollari in beni.
Le reazioni all’iniziativa del governo federale sono state le più svariate: il leader dei Conservatori, Pierre Poilievre, l’ha bollata come inutile, affermando che “i due mesi di ferie della GST su un numero selezionato di beni non faranno nulla per rendere la vita più accessibile ai lavoratori canadesi”.
Si è detto “fortemente contrario” all’iniziativa di Trudeau il leader del Bloc Quebecois, Yves-F. Blanchet: “Sono chiaramente contrario all’idea che il governo dia soldi ai canadesi per cercare di ottenere voti”, ha dichiarato, facendo notare che il governo federale non ha trovato i soldi per aumentare le pensioni degli anziani. che avrebbero bisogno di aiuto, ma darà 250 dollari a testa a chi guadagna fino a 150mila dollari” (non era meglio dare quei 250 dollari a chi non guadagna nulla?) “…dà i soldi a chi li ha già, è una misura che non ha senso”, ha sottolineato Blanchet.
Il leader dell’NDP, Jagmeet Singh, è invece di parere opposto sull’iniziativa di Trudeau, a tal punto da appropriarsene, sostenendo che i Liberali di Trudeau hanno semplicemente ceduto, seppur in parte, alla campagna dell’NDP denominata “Tax-Free-Essentials”: il partito di Singh aveva infatti promesso l’eliminazione della GST sui beni di prima necessità (ma anche sulle bollette mensili, non previste dallo sgravio annunciato da Trudeau).
“L’NDP concede ai canadesi un’esenzione fiscale invernale. L’ufficio del primo ministro ci ha appena informato che sta cedendo alla nostra campagna Tax-Free-Essentials – in parte”, ha detto Singh, annunciando che l’NDP “voterà a favore di questa misura perché i lavoratori hanno un disperato bisogno di aiuto e siamo orgogliosi di aver fatto di nuovo qualcosa per loro”. Anche questa volta, dunque, il governo di minoranza di Trudeau, che ufficialmente non avrebbe più l’appoggio dell’NDP, potrà godere della “stampella” di Singh e tirare avanti ancora un po’.
l primo ministro Justin Trudeau ieri da “Vinces” durante l’annuncio (screenshot dal video sul canale www.cpac.ca)
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