TORONTO – Da ieri, in Ontario sono tornate in vigore misure più severe per la salute pubblica, con il ripristino dei limiti di capacità nei ristoranti e un limite inferiore alle riunioni sociali.
Il premier Doug Ford ha annunciato le nuove restrizioni venerdì, affermando che la variante Omicron è così contagiosa che minaccia di “sopraffare il sistema sanitario”.
Per questo motivo, ristoranti, palestre e molti altri ambienti interni hanno adesso un limite di capacità del 50%. Non più di 10 persone possono partecipare alle riunioni sociali al chiuso (invece di 25) e c’è un massimo di 25 partecipanti alle riunioni sociali all’aperto, in drastico calo rispetto al precedente limite di 100. E cinema, arene e altri grandi locali non possono più servire cibo o bevande.
La provincia ha anche intensificato la sua campagna di richiamo del vaccino contro il Covid-19: a partire da oggi, infatti, tutti i cittadini dell’Ontario di età superiore ai 18 anni possono prenotare appuntamenti per ricevere il “booster”, cioè la terza dose di vaccino per la quale è caduto anche l’obbligo di aspettare sei mesi dalla somministraizone della seconda dose: adesso ne bastano tre.
Il Chief Medical Officer of Health dell’Ontario, dottor Kieren Moore, aveva dichiarato che una solida strategia per la terza dose è fondamentale, data la velocità con cui si sta diffondendo la variante di Omicron. Ma non sembra altrettanto veloce la risposta del governo provinciale, visto che, nonostante l’avvio della “campagna booster” a partire da oggi, la disorganizzazione è pressoché totale: è praticamente impossibile, infatti, fissare un appuntamento per avere la terza dose. Praticamente nessuna delle strutture che dovrebbero distribuirla (farmacie, centri commerciali, etc.) è in grado di fissare un appuntamento in tempi brevi. “Waiting list”, lista d’attesa ovunque (nella foto sopra). Senza tempi certi di risposta.
Secondo il governo provinciale, i residenti possono prenotare il loro “booster” attraverso il portale del vaccino dell’Ontario https://covid-19.ontario.ca/book-vaccine/ ma soltanto pochi fortunatisisimi, finora, sono riusciti a farlo: il sito è stato preso letteralmente d’assalto e tutti i punti di somministrazione sono di fatto già “full”.
Anche chi era eleggibile già la scorsa settimana, per motivi anagrafici, ha faticato non poco (chi c’è riuscito) a fare il richiamo: lunghe code al freddo, anche per ore (nella foto sotto, scattata nello scorso weekend).
Intanto, la terza dose fa discutere pure su un altro fronte: da oggi in poi, visto che di fatto tutti possono riceverla, chi sarà considerato completamente vaccinato? Chi ha avuto due dosi o chi ne ha già ricevute tre?
Attualmente, il termine “completamente vaccinato” si riferisce ancora ad un individuo che ha ricevuto la serie primaria a due dosi di vaccino contro il Covid-19, ma è già in corso la discussione per ridefinire potenzialmente cosa significa essere “completamente vaccinati”.
“Adesso – afferma il dottor Kieren Moore – stiamo incoraggiando tutti coloro che sono attualmente idonei alla terza dose a farsela. Poi, seguiremo la risposta immunitaria alla terza dose stessa ccontro la variante Omicron, per capire qual è, immunologicamente, la migliore protezione. Ciò – annuncia – potrebbe cambiare la definizione di chi è completamente immunizzato”. Ma, visti i tempi che si preannunciano per la distribuzione delle terze dosi, probabilmente è un problema che si porrà solo fra mesi.
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