TORONTO – Conservatori ancora in vantaggio in Ontario, ma il consenso sempre scendere: è l’incubo peggiore per il premier Doug Ford, che ha deciso di andare alle elezioni anticipate per chiedere un mandato più forte di quello (già forte) che ha e che rischia, invece, di ritrovarsi con una maggioranza più debole di quella attuale.
Il dato emerge dal sondaggio condotto online, dal 4 al 6 febbraio 2025, su un campione di 2.000 elettori aventi diritto in Ontario, dall’Abacus in collaborazione con il Toronto Star.
Veniamo subito ai dati: i Conservatori Progressisti (PC) di Ford continuano a primeggiare, con il 37% di sostegno tra tutti gli elettori aventi diritto, quindi un leggero calo – di due punti – dalla fine di gennaio, quando l’Abacus aveva realizzato il precedente sondaggio. I Liberali dell’Ontario si mantengono al 19%, mentre i Nuovi Democratici (NDP) vedono un guadagno di due punti, salendo al 17%. I Verdi scendono al 4% (-2%), mentre ben il 20% degli elettori resta indeciso. “Tra gli elettori che sanno con certezza chi votare – prosegue la spiegazione dell’Abacus nel sito nell’istituto, nel quale si può consultare l’intero report, qui – il 46% (-1%) sceglie i Conservatori, mentre i Liberali (24%) e l’NDP (21%) restano sostanzialmente stabili. Se poi se si considerano gli elettori probabili – quelli che dicono di essere certi di andare a votare – i PC guadagnano ulteriore terreno, salendo al 49%, con i Liberali e l’NDP statisticamente in parità (23% contro 22%). Ciò suggerisce che i PC continuano a beneficiare di una base impegnata e motivata, il che dà loro un vantaggio se l’affluenza alle urne dovesse essere bassa”.
A livello regionale, i PC mantengono il loro dominio nei principali campi di battaglia. Nella Greater Toronto and Hamilton Area (GTHA), si attestano al 52%, dominando sui liberali (24%) e sull’NDP (17%). Detengono il vantaggio anche nell’Ontario sudoccidentale (42%) e nell’Ontario orientale (44%). Toronto rimane più competitiva, con i Liberali a 10 punti dai PC (30% vs 40%) e l’NDP al 21%.
Quanto ai singoli leader, il punteggio netto del premier Doug Ford è leggermente diminuito, con il 37% degli abitanti dell’Ontario che ha una visione positiva di lui (in calo di quattro punti), mentre il 39% lo vede negativamente (in aumento di due punti). La sua approvazione netta ora è pari a -2. Nonostante ciò, resta il leader più riconosciuto della provincia, mentre i suoi rivali continuano a lottare con la visibilità, anche se non sempre dà risultati positivi l’essere conosciuti… per esempio, gli aspetti negativi della leader liberale Bonnie Crombie sono aumentati (ora al 35%, in aumento di un punto) proprio ora sempre più cittadini dell’Ontario la conoscono: sono infatti di meno gli intervistati che affermano di non saperne abbastanza per avere un’opinione di lei. La leader dell’NDP, Marit Stiles, vede invece un leggero miglioramento, con la sua impressione netta che sale a +1 via via che sempre più elettori acquisiscono familiarità con lei. L’impressione netta del leader verde Mike Schreiner è leggermente diminuita (-3), anche se rimane il leader più neutrale agli occhi del pubblico. Doug Ford rimane dunque ben avanti rispetto a tutti gli altri leader del partito, anche se il divario si è leggermente ridotto nelle ultime due settimane. Per quanto riguarda le questioni che gli elettori vogliono vedere discusse durante la campagna elettorale, restano sempre le stesse: il costo della vita, l’inaccessibilità degli alloggi troppo cari, il sistema sanitario che non funziona sono ai primi tre posti, mentre le tariffe di Trump sono soltanto al quarto.
E la stessa cosa emerge anche da un altro sondaggio: quello di Nanos, commissionato da CTV e condotto su un campione casuale – online e telefonico – di 904 adulti dell’Ontario. L’indagine di Nanos rileva infatti che il 28,1% degli abitanti dell’Ontario afferma che l’assistenza sanitaria è una questione importante che influenzerà il modo in cui voteranno in queste elezioni provinciali; un altro 21,5% ritiene che un buon piano economico sarà un fattore nella decisione su chi votare; , il rapporto con Trump è soltanto al terzo posto, con il 14,2% degli abitanti dell’Ontario che afferma che il loro voto dipenderà da quella questione. Problemi degli alloggi e tasse completano la Top 5 delle principali questioni elettorali per gli abitanti dell’Ontario.
Ci sta che il calo dei PC e di Ford sia dovuto al fatto che il premier uscente sta puntando la sua campagna elettorale sulla risposta ai dazi minacciati da Trump, mentre i cittadini hanno ben altri pensieri per la testa. Una conferma sembra arrivare dalle intenzioni di voto rilevate dal sondaggio della Nanos che mostra che i Conservatori Progressisti calano lievemente, pur mantenendo un ampio vantaggio sui Liberali: 44,1% con un “gap” di circa 16 punti percentuali sui Liberali, stabili al 28,4%. Invece, i Nuovi Democratici di Marit Stiles aumentano sensibilmente, passando in pochi giorni – secondo il “nightly tracking” del sondaggio della Nanos – dal 15,7% al 19,9%. Che stiano “pagando” gli annunci della Stiles di fornire sostegni economici alle famiglie a basso e medio reddito? A dirlo saranno le urne, il 27 febbraio.
(Foto: Elections Ontario)