Politica

Meloni: “Italiani all’estero,
una storia straordinaria”

ORLANDO (Florida) – “Vedo i fanatici della ‘cancel culture’, nelle piazze violente ma anche nelle istituzioni, rimuovere statue, modificare libri e cartoni animati, cambiare i nomi delle strade per un senso di colpa ad una storia comune che vorrebbero riscrivere. Ci arrenderemo di fronte a questo? No, non lo faremo. Lo combatteremo a testa alta”. È uno dei passaggi del discorso che l’onorevole Giorgia Meloni, presidente dell’ECR (il Partito dei Conservatori Europei) e leader di Fratelli d’Italia, ha tenuto ad Orlando, in Florida, alla conferenza politica dei Conservatori e Repubblicani Americani, svoltasi nel weekend, alla quale è stata invitata dal CPAC a partecipare come speaker tra i leaders politici più importanti nello scenario internazionale.

L’onorevole Meloni ha toccato tutti i temi più caldi, a partire dalla guerra in Ucraina: “Ho avuto sentimenti contrastanti sul partire o rinunciare a essere qui. Alla fine – ha detto – ho deciso di essere qui perché essere qui è il modo migliore per chiarire la nostra posizione in questo conflitto. Siamo dalla parte della legge internazionale, siamo dalla parte della libertà e siamo dalla parte di una Nazione orgogliosa che sta insegnando al mondo cosa significa combattere per la liberà. Naturalmente – ha aggiunto – nessuno mi toglie dalla testa che senza lo scandaloso ritiro delle truppe da Kabul ieri, non avremmo mai visto il tragico assedio di Kiev oggi…”.

La leader di Fratelli d’Italia, che ha riscosso più di un applauso a scena aperta, ha poi attaccato la ‘cancel culture’ e il movimento “woke”. “Vedo l’ideologia ‘woke’ – ha detto – distruggere le basi della famiglia naturale, attaccara le vita, insultare la religione, cambiare le parole e persino imporre nuovi segni grafici.  Solo pochi mesi fa, i burocrati dell’Unione Europea hanno scritto un documento di centinaia di pagine dicendoci che per essere inclusivi dovevamo escludere ogni riferimento al Natale. Gesù, Maria e tutti i nomi cristiani dovevano essere rimossi da tutte le comunicazioni ufficiali. Ci arrenderemo di fronte a questo? No, non lo faremo. Lo combatteremo, a testa alta”.

Qui sotto, il video del discorso di Giorgia Meloni al CPAC

Nell’occasione della sua visita negli Usa, Giorgia Meloni ha anche ricevuto la “Proclamation” dal Senato del Texas (un’onorificenza speciale) su proposta della senatrice Jane Nelson e ha incontrato gli esponenti della Comunità Italo-Americana, con i quali ha parlato dell’amor di patria, “valore universale che ogni popolo illumina in qualunque posto della Terra: vale per ogni uomo, anche negli angoli più inospitali del pianeta, per noi Italiani come per i Saharawi che amano il loro deserto…”.

Giorgia Meloni ha voluto sottolineare il valore della Nazione, richiamandosi alla definizione di Ernest Renan, un “plebiscito che si rinnova” anche “sulla dimensione dei sacrifici compiuti e di quelli che un popolo è ancora disposto a compiere insieme”, insistendo sulle sfide e le vittorie che ogni giorno affrontano e sanno vincere le nostre comunità degli Italiani all’estero. “La storia degli Italiani nel mondo è un racconto straordinario, ho trovato molto più amore per l’Italia fuori dai suoi confini nazionali di quanto ne trovi dentro”, ha sottolineato la leader di FdI.

Il richiamo al valore del sacrificio è stato sottolineato anche dal Presidente del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, Vincenzo Arcobelli (presente assieme ai delegati Anna Zuccarone, Pasquale Cetera ed altri partecipanti dalla Florida) nel suo benvenuto all’onorevole Meloni: Arcobelli ha infatti evidenziato “le sofferenze, le denigrazioni, i sacrifici  fatti in passato nel campo del lavoro dagli Italiani, ma soprattutto il cammino dell’integrazione ed i successi ottenuti dai tanti che si sono distinti e si stanno distinguendo  nei più svariati campi, dall’industria alla ricerca scientifica, dell’aerospazio alla medicina, dall’arte alla ristorazione; e tutto ciò con l’orgoglio dell’identità nazionale, la promozione della nostra lingua e cultura, del made in Italy, con la difesa dell’Italian Heritage e dei nostri simboli contro la follia della ‘cancel culture’ “.

Rivolgendosi alla Meloni, nel ricordo di Mirko Tremaglia, fondatore del CTIM e padre del voto all’estero, Arcobelli ha voluto esprimere la richiesta che venga ripristinato il Ministero per gli Italiani nel Mondo, per avere una costante interlocuzione diretta con il Governo e poter contribuire efficacemente al Sistema Italia, augurandole con grande affetto “di continuare il suo cammino, con cuore ed entusiasmo, per portare l’Italia sempre più in alto”.

Qui sotto, un estratto dell’intervento di Giorgia Meloni durante l’incontro con gli Italiani

 

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