Canada

Le straordinarie vite delle donne-pirata in un libro di Rosaria Guerra

TORONTO – Avete mai sentito parlare di Gertrude Stubbs detta “Gunpowder Gertie”, la donna-pirata originaria della Gran Bretagna e naturalizzata canadese, che si fece pirata per vendetta? Ebbene, potrete scoprire la sua affascinante storia (e quelle di altre “piratesse” di epoche e Paesi diversi) nel nuovo libro di Rosaria Guerra intitolato “Donne Pirata. Vite ribelli sul mare”.

Rosaria (nella foto sopra, con il suo libro) è una giornalista professionista, scrittrice e già coautrice con Jacopo Fo del saggio storico-umoristico “Perché gli svizzeri sono più intelligenti”, nonché collaboratrice ai progetti editoriali di Dario Fo e Franca Rame ed al Caffé Letterario Multimediale di Repubblica-L’Espresso.

La sua più recente fatica è questo studio assolutamente inedito, sia in Italia che all’estero, sulla storia del mare e della pirateria, tutta al femminile. “Sono storie di emancipazione e di realizzazione personale – spiega Rosaria – di donne di differenti Paesi e classi sociali che sfidano le leggi della società patriarcale alla ricerca della Libertà e della Dignità: oltre trenta donne pirata, corsare, armatrici, capitane, e comandanti di vascello raccontate attraverso un’ampia e approfondita analisi delle fonti, tra realtà, mito e leggenda. Il libro è frutto di tre anni di ricerca ed è stato accolto e inventariato, oltre che nel catalogo delle Biblioteche di Roma, nell’OPAC BNCR della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e di Firenze. Il mio intento – prosegue la scrittrice – è di risollevare dall’oblio personaggi femminili straordinari eppure trascurati e dimenticati dalla storiografia ufficiale attraverso un appassionante excursus storico che va dal VI secolo a.C. ai nostri giorni”.

Storie avvincenti, dunque, che ben si presterebbero ad un adattamento teatrale e/o cine-tv, anche seriale. Ogni storia, infatti, è un capitolo a sé. Come quella, dicevamo all’inizio, di Gertrude Stubbs. “Un ampio capitolo del mio libro – conferma Rosaria – è dedicato ad una donna pirata che divenne leggendaria tra i fiumi ed i laghi del Canada a cavallo tra il XIX e il XX secolo”: è il capitolo 17, intitolato “La pirata d’acqua dolce”, dove si legge (riportiamo solo alcuni passaggi) che “negli anni a cavallo tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, gli sterminati territori del Canada videro protagonista una donna pirata che seppe muoversi velocemente sulle acque dei laghi Arrow e del fiume Kootenays, così chiamato dal nome dalla popolazione nativa dei Ktunaxa, che abitava la regione prima dell’arrivo degli avventurieri europei. Alla fine del XIX secolo, gli abitanti della Columbia Britannica canadese potevano contare su poche strade percorribili e i fiumi e le ferrovie erano le principali vie di comunicazione. Decine di battelli solcavano i corsi d’acqua dolce, spesso insidiosi, per trasportare i passeggeri e i metalli pregiati, e per rifornire le città di merci provenienti dall’oceano, contribuendo allo sviluppo minerario di quelle regioni selvagge in cui molti si avventuravano in una sfrenata corsa all’oro […]” e grazie ad una motovedetta rubata, “la giovane inglese si diede a una vita da fuorilegge e cominciò a compiere con successo ardite azioni di pirateria a danno dei battelli che incrociava […]”.

Il saggio di Rosaria Guerra è disponibile in Canada in lingua italiana in versione paperback e formato kindle su Amazon.ca: “Donne Pirata. Vite ribelli sul mare” (Italian Edition) / cliccare qui.

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