TORONTO – Il Canada ha da oggi ufficialmente un nuovo governo. Questa mattina i ministri nominati da Justin Trudeau presteranno giuramento davanti alla governatrice generale Mary Simon prima di mettersi al lavoro con la prima riunione del consiglio dei Ministri.
Nel nuovo esecutivo troveremo alcune conferme, delle new entry e delle sorprese dell’ultima ora. Partiamo dalle certezze.
Christya Freeland sarà confermata come vice primo ministro, un ruolo peraltro che la mette in prima linea per la futura successione come leader del Partito Liberale e potenziale primo ministro. Farà ancora parte dell’esecutivo l’italocanadese David Lametti, anche se resta da capire se sarà confermato nel ruolo di ministro della Giustizia o se invece gli sarà affidato un nuovo incarico.
Secondo una fonte vicina al governo contattata dal Corriere Canadese, Marco Mendicino non sarà più ministro dell’Immigrazione ma assumerà l’incarico di ministro per i Servizi Pubblici. Al suo posto, sempre secondo la stessa fonte, dovrebbe essere nominata, Lena Metlege Diab, neoparlamentare eletta in Nova Scotia che in passato ha ricoperto lo stesso ruolo a livello provinciale.
Si prospetta un cambio di ministero anche per Steven Guilbeault. Nella passata legislatura è stato ministro per l’Heritage, in questo nuovo governo dovrebbe assumere il delicato portafoglio dell’Ambiente e dei Cambiamenti Climatici.
Pressoché certo un cambio alla guida del ministero della Difesa. Il dato ormai assodato è che alla guida di questo dicastero sarà una ministra: se la giocano Anita Anand e Carla Qualtrough. Harjit S. Sajjan lascerà quindi la Difesa e sempre secondo la fonte contattata dal Corriere Canadese dovrebbe assumere l’incarico di ministro dei Trasporti.
Omar Alghabra, che nell’ultimo anno di legislatura in seguito al rimpasto di governo voluto da Trudeau era alla guida del dicastero federale dei Trasporti, dovrebbe essere nominato ministro per la Famiglia – anche se all’ultimo momento potrebbe essere dirottato al Pubblico impiego – mentre è praticamente certa nomina di Seamus O’Regan al ministero federale della Pesca.
Resta nella compagine governativa anche Mélanie Joly, ma con un ruolo diverso. Dal 2019 la deputata eletta in Quebec è stata il ministro dello Sviluppo Economico, nel nuovo esecutivo sarà spostata al Commercio.
Conferma, ma con un altro incarico, per Jim Carr. Il deputato eletto in Manitoba passerà dalla Diversificazione del Commercio Estero al dicastero dell’Agricoltura. Avrà ancora un incarico di governo Filomena Tassi, alla quale potrebbe essere affidato un dicastero di primissimo piano.
Sempre secondo la fonte contattata dal Corriere Canadese, Jonathan Wilkinson sarà nominato ministro delle Risorse Naturali. Restano infine ancora alcune caselle da completare, con il primo ministro impegnato nelle ultime ore a definire la fisionomia finale del suo terzo esecutivo. Attesa in particolare per gli altri deputati di origine italiana che cercano ancora una volta un posto al sole.
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