Toronto

Il progetto di Olivia Chow:
venticinquemila case
a canone accessibile

TORONTO – Venticinquemila case “abbordabili”: è una delle priorità del nuovo sindaco di Toronto, Olivia Chow (nella foto sopra, da Twitter – @MayorOliviaChow), che ieri ha presentato quello che ha definito un “primo passo” nel suo tentativo di costruire, appunto, 25.000 case da dare in affitto a prezzi più convenienti, oltre a quelle già pianificate per la città.

Il Comitato Esecutivo del Comune ha approvato la mozione della Chow, il cui intento è riunire varie agenzie ed aziende per elaborare un nuovo piano per costruire alloggi pubblici e comunitari.

Nella mozione si afferma che Toronto sta affrontando una “crisi immobiliare senza precedenti” e che costruire più case è la “massima priorità” del sindaco. Il piano prevede la realizzazione di 7.500 case a prezzi accessibili – di cui 2.500 sarebbero nuove unità con affitto orientato al reddito – ed altre 17.500 abitazioni con canone controllato.

Inoltre la mozione, che sarà esaminata dal consiglio comunale all’inizio del mese prossimo, chiede al personale del Comune di riferire entro la fine dell’anno sui propri sforzi per allineare le risorse della Città e trovare appezzamenti di terreno adatti per la realizzazione di quelle case che rappresentano un traguardo importante per la Chow che ha impostato buona parte della sua campagna elettorale proprio sulla promessa di riportare la Città a costruire case popolari, invece di lasciarle esclusivamente al settore privato.

Un altro nodo da sciogliere con urgenza è quello del trasporto pubblico, la cui crescita potrebbe essere ancora molto lontana. “Il numero complessivo di passeggeri sui trasporti pubblici continua ad aumentare – attualmente si attesta a circa il 76% dei nostri livelli pre-pandemia – ma il numero di quelli abituali, cioè i pendolari, è ancora al 56% del livello pre-pandemia”, ha detto ieri il direttore della Città, Paul Johnson, al Comitato Esecutivo. Il minor numero di passeggeri è uno dei principali fattori “drenanti” del bilancio operativo della Città.

Il Comitato Esecutivo sta valutando una serie di nuove opzioni in termini di entrate, tra cui un’imposta municipale sulle vendite, una tassa sui parcheggi e vari aumenti delle tasse esistenti come l’imposta sulle case sfitte e l’imposta sul trasferimento fondiario sulle case di lusso. I funzionari della Città hanno però avvertito che nessuno degli strumenti fiscali contemplati sarà sufficiente a coprire il tutto, sottolineando la necessità di un aiuto urgente da parte di altri livelli di governo. I quali, peraltro, com’è noto, hanno già risposto “picche”. Con il rischio che i soldi necessari – tanti – vengano prelevati esclusaivamente dalle tasche dei torontini.

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