Il Commento

Il TCDSB ha schivato
un altro proiettile, forse

TORONTO – Il caso di alto profilo del Trustee Del Grande contro il Toronto Catholic District School Board ha occupato le menti dei genitori cattolici per tre anni. Nel processo, i sotterfugi di alcuni membri woke del Consiglio e del loro direttore hanno danneggiato l’educazione cattolica in generale e Del Grande in particolare.

In discussione c’erano/ci sono diversi principi legali impliciti e palesi associati alla governance societaria e alla costituzionalità dei sistemi educativi cattolici o, più precisamente, se alcuni amministratori fiduciari e sindacati degli insegnanti siano in grado di comprendere il loro ruolo in essi.

Venerdì, la Divisional Court of Ontario si è pronunciata. Il Corriere Canadese ha ottenuto copia della sentenza ((Fascicolo Divisione Corte n. 139/21).

È stata scritta dal giudice Nishikawa. She / her ha anche fatto parte di un tribunale che ha deliberato un altro caso riguardo le scuole cattoliche e ha pubblicato una decisione il 6 ottobre 2022 (D. Kandaharian v. York Catholic School Board), se gli studenti non cattolici potessero essere trustee nei provveditorati cattolici. In tale decisione, she / her ha affermato che andava bene perché gli amministratori studenteschi non hanno il diritto di proporre/avviare o votare su questioni sostanziali.

In questo caso, il giudice Nishikawa, che ha insistito sull’autoidentificazione dei suoi pronomi she / her durante le deliberazioni, ha affermato che il caso “era semplicemente se il consiglio avesse l’autorità ai sensi della legge sull’istruzione e del suo statuto di riconsiderare la sua decisione”. Quindi, qualsiasi decisione si potrebbe cambiare senza far ricorso alla Corte. Beh… si può perdonare ad alcuni di avere una visione contraria e studiata.

Per coloro che non sono a conoscenza della controversia, il Consiglio dei Fiduciari aveva ritenuto Del Grande non colpevole di aver trasgredito il codice di condotta del trustee. Quindi, in coincidenza con l’arrivo di un nuovo direttore e di un nuovo commissario per l’etica (ambedue con idee diverse dai loro precedessori), alcuni amministratori hanno orchestrato un “riesame” – un cambiamento dell’esito del voto.

A Del Grande non è stato permesso di votare; due amministratori se ne sono andati in totale disgusto per il procedimento; un terzo ha dichiarato che l’intero spettacolo era “abominevole” e ha votato contro le sanzioni. J. Nishikawa si sofferma solo sulla conseguente votazione finale e sul fatto che il Consiglio abbia ricevuto “circa dodici (12) proteste per iscritto sull’intervento di Del Grande in assemblea.

Il Provveditorato afferma di servire circa 90.000 studenti ed i loro genitori. Nessuno ha controllato la buona fede e le credenziali dei denuncianti, tranne il Corriere Canadese.

Per inciso, il Corriere ha seguito praticamente tutte le riunioni del TCDSB dal 2017, quando alcuni di quegli stessi trustee hanno contribuito al fallito tentativo di abbattere il Columbus Center ed erigere cinque torri condominiali. Il risultato della riconsiderazione è materia di romanzi, sceneggiature di film, seminari per la formazione iniziale di amministratori ai consigli e corsi di legge sulle questioni costituzionali associate ad alcune delle istituzioni su cui è stata costruita la società canadese.

Con notevoli spese personali, supportato da un certo sostegno pubblico, Del Grande, attraverso il suo avvocato, ha compiuto uno sforzo coraggioso per respingere il wokism secolarista dei suoi detrattori e dei detrattori dei Cattolici. I suoi avvocati hanno presentato un caso approfondito, completo e meticoloso, sostenendo il perché solo un riesame giudiziario avrebbe potuto autorizzare una riconsiderazione.

Hanno anche indicato e sostenuto che il TCDSB come organo di governo è anche soggetto alle autorità del magistero, come da Statuti Costituzionali Canadesi.

J. Nishikawa, le cui origini etniche suggeriscono che she / her potrebbe essere solo marginalmente consapevole delle dinamiche religiose associate al ruolo del magistero nelle scuole cattoliche, non sembrava interessata a tale argomento durante il processo. Probabilmente stava ancora riflettendo sulla decisione di Kandaharian.

Gli avvocati che rappresentavano i Ministeri del Procuratore Generale e dell’Istruzione Pubblica dell’Ontario, co-Convenuti nel caso, erano del tutto impreparati. Insistevano solo sul diritto della Provincia di emanare regolamenti (nonostante i limiti dello Statuto) e di farli seguire… qualunque cosa accada. J. Nishikawa si è schierata con loro.

Una decisione diversa avrebbe presumibilmente portato a considerevoli cause per calunnia e diffamazione contro i trustee individualmente e collettivamente, e contro il Ministro. Forse J. Nishikawa aveva in mente questa eventualità.

In ogni caso she / her ha deciso di non ripartire le spese. Ciò significa che la comunità cattolica del TCDSB (gli elettori cattolici le cui tasse vanno a finanziare l’istruzione cattolica) sarà costretta ad assorbire la quota di spese legali (a quanto pare, $ 145.000,00) attribuibile al provveditorato – solo perché quei trustee ce l’avevano con del Grande. Qualcosa a cui pensare quando ai genitori viene detto “non ci sono soldi” per…

È anche un campanello d’allarme per la gerarchia cattolica di fare il proprio dovere in difesa del diritto costituzionale che gestisce per conto del proprio gregge, o di affidare tale obbligo a qualcuno volenteroso e capace.

Il Corriere ha cercato di contattare il TCDSB (fiduciari e direttore) ma al momento di andare in stampa non ha ricevuto risposta.

Nelle foto in alto, da sinistra: il giudice Sandra Nishikawa, il fiduciario Michael Del Grande e l’avvocato Charles Lugosi (foto dai social network)

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