Il Commento

Il regno dei e per i pazzi
nei consigli scolastici

TORONTO – Qualcuno è, come si suol dire, “in missione”. Non è chiaro quale sia l’obiettivo finale. Se avete figli o nipoti in un sistema scolastico dell’Ontario, questi ultimi tre anni non sono stati molto gratificanti dal punto di vista accademico e culturale.

Innanzitutto, il numero di assenze e chiusure scolastiche causa Covid sembra aver superato la frequenza in presenza. Rapporti aneddotici riguardanti il ​​cosiddetto “apprendimento ibrido” suggeriscono che il progetto sia stato mal concepito e applicato a casaccio. Non sorprende che anche il ministro sia stato costretto a insistere sul fatto che gli studenti devono essere a scuola.

Perché? Se le scuole di Toronto sono indicative, da settembre le notizie parlano di bullismo in sede, aggressioni fisiche (spesso accompagnate da armi) comprese aggressioni sessuali, fight club ecc. Compresa la chiusura da parte della polizia di diverse scuole. Ieri c’è stata una sparatoria, ormai fin troppo comune, alla Weston Collegiate.

Quanto è banale questo? A Halton (non a Toronto), la polizia è stata costretta a chiudere la Oakville Trafalgar High School non meno di dodici volte a causa di minacce di bombe. La causa è la presenza di una persona transgender che insiste nell’indossare seni protesici da pallone da spiaggia per la sua ritrovata sessualità.

La stampa internazionale e le agenzie di stampa hanno accumulato disprezzo e ridicolo sul Canada. I genitori dichiarano l’inettitudine dell’amministrazione e l’evidente incoerenza nel richiedere il rispetto di un “codice di abbigliamento” da parte degli studenti ma non degli insegnanti.

Né la scuola, né il personale al vertice del consiglio scolastico, né il consiglio dei fiduciari sembrano in grado di cogliere la palese stupidità della situazione. Il concetto di “decoro” in una classe, in una scuola o in un ambiente lavorativo sembra loro “estraneo”. Il loro ritornello spesso ripetuto è che aderiscono al Codice dei diritti umani.

L’altro ieri sera (15 febbraio) si è finalmente arrivati ​​a considerare “pubblicamente” la questione nell’ambito di una relazione del direttore. Tenete presente che Oakville è una delle città “più ricche” dell’Ontario e i cui cittadini vantano un livello di risultati accademici di pari valore.

Vedendo la condotta del presidente, ed i lavori del consiglio dei fiduciari (trasmessi in live streaming per coloro che non possono partecipare di persona), un Halton “sanificato” non sembra essere affetto dalla “malattia” dell’apertura. Il presidente sospende la riunione alla minima manifestazione di pubblica disapprovazione.

Immaginate, la prima delegata pubblica – una donna transgender, Julia Malott (nella foto in alto, dal canale YouTube del HDSB – ha protestato dicendo che il consiglio non le avrebbe permesso di leggere una dichiarazione preparata se prima non fosse stata modificata e approvata dal Presidente / Consiglio.

Ha manifestato il proprio appoggio per un codice di abbigliamento la cui manifestazione decorosa osservasse il sesso di colui / colei che potrebbe indossarlo. Sembra che avrebbe potuto concordare sul fatto che qualsiasi altra cosa potrebbe rappresentare un denigratorio ridicolo per chi lo indossa e irrispettoso verso gli studenti che guardano agli insegnanti come modelli di ruolo. Niente a che vedere con i diritti umani.

I successivi due relatori sembravano fare del loro meglio per essere deferenti, volendo – hanno protestato – soltanto ottenere alcune risposte e per accertare chi sarebbe responsabile delle loro preoccupazioni come genitori dei loro figli nelle scuole di Halton?

Lo sconcerto che è passato per risposte riguardava quanto Halton fosse religioso nell’osservare la loro interpretazione degli obblighi previsti dal Codice dei diritti umani e nel rendere le scuole “luoghi sicuri” in cui le famiglie possono crescere i propri figli. Nessuna menzione dei dodici “blocchi” imposti dalla polizia a causa della reazione del pubblico al seno stravagantemente troppo grande del professore trans. Né perché i genitori non possono ottenere una risposta a quelle che sembrano semplici domande.

Ciò che è emerso è stato un problema significativo per spiegare il dilemma: l’“ammissione” che in realtà ci sono due (2) consigli scolastici di Halton: il consiglio dei trustee e il consiglio [operativo] composto da personale amministrativo senior.

La Vicepresidente, parlando a nome dei suoi colleghi fiduciari, ha spiegato che le “politiche” emanate dalla legislazione provinciale esulano dalla competenza del consiglio dei fiduciari; mentre i problemi che toccavano le “questioni del personale” erano di esclusiva competenza del consiglio operativo.

Entrambi rispondono direttamente al viceministro, Nancy Naylor, e al ministro Stefano Lecce. Fino a quando loro non danno il via libera, aspettatevi la censura.

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