TORONTO – Phillips e Rizzo inciampano alla luce del sole. Semmai, l’affare Rod Phillips ci ha insegnato che c’è un limite alla credulità del pubblico.
Phillips, ex ministro delle Finanze dell’Ontario, esausto dall’oneroso compito di ridistribuire la manna pervenuta dal governo federale ai fedeli sudditi di Sua Maestà residenti in Ontario, per alleviare lo stress si è recato in alcune isole dimenticate (ma non certo economiche) nei Caraibi, non appena la Legislatura pose fine ai lavori l’8 dicembre 2020, per i successivi due mesi. Ovviamente, c’era da aspettarsi una certa opposizione.
Ma è un lavoro difficile, soprattutto quando si è ridotti a servire da puntello per i briefing giornalieri con la stampa – o prediche, a seconda dei casi – del premier. Inoltre, il signor Phillips ha avuto la benedizione del suo capo, il Premier. Inoltre, lui ed il suo team erano stati meticolosi nella preparazione degli interventi programmati sui social media, mentre era all’estero, per trasmettere l’impressione che lui, il ministro delle Finanze, fosse davvero “dietro l’angolo”. Cosa potrebbe andare storto? Fammi vedere… che ne dici… tutto?
Una volta che il premier si è lasciato sfuggire di essere a conoscenza dell'”appuntamento quasi religioso” di Phillips con i fedelissimi del Dio Sole, mentre il resto di noi era piegato alla necessità di isolarsi, rimanere in casa ed evitare il contatto di qualsiasi tipo con chi amiamo, il gioco era quasi finito.
O il premier sarebbe stato trascinato nel fango insieme al suo ministro delle Finanze, o Phillips avrebbe dovuto dire addio a tutto. Il “sistema” è più grande di qualsiasi altra delle sue componenti. Intendiamoci, Phillips ha cercato, attraverso i media amici, di sembrare pentito: “è stato stupido, stupido, davvero stupido”, ha detto del suo viaggio. Inutilmente. Il cattivo giudizio non è sempre facilmente perdonabile in politica. Almeno non sembra esserci alcuna spiacevole manipolazione della legge per un guadagno materiale personale.
Nel caso del Ministro Lecce, ci sono ancora questioni irrisolte legate alla sua inaspettata approvazione di una sovvenzione da $24 milioni al TCDSB per migliorare le strutture in un edificio storico di 90 anni, ad uso studentesco. Un anno fa, il Consiglio aveva dichiarato il sito (un ex convento) bisognoso di riparazioni “urgenti”, visto l’amianto e la muffa che permeano gli impianti. Ora – grazie ad una “manna” federale – ha potuto mettere il patrimonio a disposizione, a seguito di negoziati con Maria Rizzo, “il fiduciario” della zona.
Secondo quanto riferito, il patto sarebbe giunto a conclusione in cambio del suo sostegno e della sua leadership per sostituire la formula cristiana (cattolica) nel documento sulla visione strategica del TCDSB (come richiesto dalla legge sull’istruzione e dalla Costituzione) con il vocabolario voluto dalla Commissione per i diritti umani. La Commissione non ha la minima competenza giuridica in merito da poter sostituire quella dei consigli cattolici della provincia.
Se la trattativa è avvenuta come riferito, Lecce ed i funzionari del ministero si sono impegnati con la persona sbagliata. La signora Rizzo non è una sostenitrice qualificata delle Scuole Separate (Cattoliche) come definite dalla legge sull’istruzione; pertanto, non era/è idonea a cercare o detenere l’incarico di fiduciario del provveditorato cattolico. Poco importa che l’opinione pubblica, priva delle informazioni essenziali, abbia deciso altrimenti alle elezioni.
Chiunque abbia aiutato o continui a favorire (dopo i fatti) la doppiezza, è complice di frode elettorale. Sino a quando il Direttore non affronterà le tre denunce formali che ha ricevuto al riguardo, sarà di scarso servizio al Consiglio, al Ministero o alla Diocesi; per non parlare dei genitori. Stranamente, Rod Phillips conosceva la differenza tra giudizio negativo e comportamento legale discutibile. Accettò il suo destino per “stupidità”, preferendo quella definizione a “duplice” e fraudolento.
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