Canada

Cresce l’insicurezza alimentare
delle famiglie canadesi

TORONTO – Basandosi sui dati di 55.000 famiglie raccolti dal Canadian Income Survey (CIS) di Statistics Canada nel 2022, l’Università di Toronto ha elaborato un rapporto – intitolato “Household Food Insecurity in Canada” e pubblicato il 19 novembre scorso – dal quale emerge che dal 2021 al 2022 la prevalenza dell’insicurezza alimentare delle famiglie nelle dieci province è aumentata dal 15,9% al 17,8%. Nel 2022, 2,7 milioni di famiglie, ovvero 6,9 milioni di persone, tra cui quasi 1,8 milioni di bambini di età inferiore ai 18 anni, vivevano in famiglie che avevano sperimentato un certo livello di insicurezza alimentare nei dodici mesi precedenti.

“Questo aumento – spiegano gli autori della ricerca di UofT: Tim Li, Andrée-Anne Fafard St-Germain e Valerie Tarasuk – segue tre anni di livelli relativamente stabili di insicurezza alimentare delle famiglie dal 2019 al 2021 e porta la prevalenza al livello più alto registrato nei diciassette anni di storia del monitoraggio del Canada”. E stiamo parlando di stime che non includono le persone che vivono nei territori o nelle riserve delle First Nations, che notoriamente hanno un’elevata vulnerabilità all’insicurezza alimentare.

Entrando nello specifico, l’aumento registrato dalla UofT ammonta a 312.000 famiglie in più con insicurezza alimentare nel 2022 rispetto al 2021: si tratta, per la maggior parte, di nuclei familiari con figli sotto i 18 anni di età, proprietari di case con mutui.

L’insicurezza alimentare delle famiglie varia da provincia a provincia. Terranova e Labrador avevano, nel 2022, il più alto tasso di insicurezza alimentare (22,9%), seguite da New Brunswick (22,1%) e Alberta (21,9%), mentre l’Ontario era al 18,7%. Il Quebec ha registrato la più bassa prevalenza di insicurezza alimentare nelle famiglie nel 2022, pari al 13,8%. Di particolare preoccupazione è l’elevata prevalenza di insicurezza alimentare grave in diverse province, fra le quali Alberta (7,5%), Saskatchewan (6,5%), Terranova e Labrador (6,2%) e Prince Edward Island (6,0%). L’insicurezza alimentare grave più bassa si è registrata in Quebec (2,5%).

“L’insicurezza alimentare nelle famiglie è un fattore importante perché rappresenta un potente determinante sociale della salute”, scrivono i ricercatori, “perché le persone che vivono in famiglie soggette all’insicurezza alimentare hanno molte più probabilità di altre di soffrire di problemi cronici di salute fisica e mentale, di avere più bisogno di servizi di assistenza e di essere soggette all’ospedalizzazione e, nei casi più estremi, a morte prematura”. Per questo, secondo i ricercatori, i politici dovrebbero “dare priorità alla riduzione dell’insicurezza alimentare ed attuare interventi che colpiscano le cause profonde dell’insicurezza alimentare delle famiglie. Ridurre l’insicurezza alimentare richiederà sforzi concertati e collaborativi da parte dei governi federale e provinciale per conciliare i redditi ed altre risorse finanziarie come i beni con il costo effettivo della vita”. Il rapporto completo, che rientra nell’ambito del progetto di ricerca “Proof” ed è ricco di dati interessanti, è consultabile e/o scaricabile cliccando qui: Household-Food-Insecurity-in-Canada-2022-PROOF

Nell’immagine in alto, la “mappa” dell’insicurezza alimentare pubblicata nel rapporto della UofT (fonte: Statistics Canada, Canadian Income Survey CIS 2021)

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