Canada

Il Covid fa ancora paura:
altri 41 morti in Ontario
Arriva il vaccino ‘made in Canada’

TORONTO – I ricoveri diminuiscono quasi ogni giorno, il tasso di positività pure ma c’è un numero che non vuole scendere mai, nel bollettino quotidiano del Covid-19: quello dei decessi. Ieri in Ontario ne sono stati registrati ben 41 e, anche se il Ministero della Salute tiene a sottolineare che si tratta in gran parte di decessi “avvenuti prima”, il dato non può non preoccupare e comunque fa salire il tragico bilancio delle vittime in provincia, da inizio pandemia, a 12.347.

Il numero dei pazienti negli ospedali, dicevamo, cala: ieri i ricoverati erano 1.066 contro i 1.106 di mercoledì. Giù anche il numero di persone in terapia intensiva, da 319 a 302.

Sul fronte-contagi, ieri la provincia ha registrato 2.404 nuovi casi di Covid-19 su 21.449 test – che, lo ricordiamo, sono riservati alle sole categorie “a rischio” – : il tasso di positività è del 9,7%. Nella Greater Toronto Area, sono stati segnalati 306 nuovi casi a Toronto, 195 nella regione di Peel, 107 nella regione di Durham, 104 nella regione di York e 73 nella regione di Halton. Altri 187 nuovi contagi sono stati rilevati a Ottawa, 113 a Simcoe-Muskoka e 105 ciascuno a Thunder Bay e nella regione del Niagara. Tutte le altre zone hanno segnalato meno di 100 nuove infezioni.

39 casi sono stati rilevati fra i residenti e 94 fra il personale di strutture di assistenza a lungo termine in tutto l’Ontario (e 6 dei 41 decessi sono riferiti a residenti delle strutture). Sono ancora 88 le case di cura a lungo termine dove è presente un focolaio. I casi attivi e noti in Ontario sono, attualmente, 18.419. Sono invece state 2.604 le guarigioni ieri, che portano il numero di pazienti guariti dell’Ontario a 1.063.134, mentre il totale dei casi confermati in laboratorio da inizio pandemia in provincia è a quota 1.093.930.

Ancora tante le vittime anche in Quebec dove ieri sono stati registrati altri 28 decessi, che portano il totale da inizio panddemia in provincia a 13.931. Cala il numero dei ricoverati: ieri erano 1.604 (-68), dei quali 96 in terapia intensiva (-6).

1.517 i nuovi casi di Covid-19 sulla base dei test limitati, però, alle sole categorie “a rischio”: il tasso di positività è dell’8,5%. Il numero di casi attivi e noti è, ufficialmente, a quota 18.925 anche se sappiamo che il dato è lontano dalla realtà a causa del numero limitato di test. Dall’inizio della pandemia, i casi di coronavirus in Quebec sono stati 917.279, le guarigioni 884.423.

Intanto, ieri Health Canada ha autorizzato un vaccino anti-Covid “made in Canada” di Medicago, società di biotecnologie con sede a Quebec City. Il vaccino, a base vegetale, a due dosi, si chiama “Covifenz” ed è autorizzato per l’uso in persone di età compresa tra 18 e 64 anni perché, come riferisce l’agenzia della salute canadese, la sua efficacia e sicurezza nei minori di 18 anni e sopra i 64 anni “non sono state ancora stabilite”.

Gli studi clinici hanno suggerito che il vaccino è efficace al 71% nella protezione contro il Covid-19 una settimana dopo la seconda dose, che deve essere somministrata a ventuno giorni di distanza dalla prima. La protezione sale al 75,3%, in particolare contro la variante Delta, con il booster di GlaxoSmithKline, società insieme alla quale Medicago ha presentato i dati di Fase 3 a Health Canada nello scorso mese di dicembre.

Il vaccino di Medicago utilizza una tecnologia che non coinvolge prodotti animali o virus vivi come quelli tradizionali. Utilizza la tecnologia ricombinante, che coinvolge la sequenza genetica di un virus, con piante viventi come ospiti. Le particelle simili a virus risultanti imitano la forma e le dimensioni di un virus, il che consente al corpo di riconoscerle e innescare una risposta immunitaria. I dettagli su questo vaccino sono consultabili qui

Photo by Robert Linder on Unsplash

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