Canada

Aiuti Covid, $ 3,2 miliardi
a chi non aveva diritto:
sono i “furbetti” Canadesi

TORONTO – Siamo noi italiani, di solito, a passare per “furbetti”, cioè per quelli che cercano di aggirare le regole per ottenere vantaggi personali. In realtà è un luogo comune, ma se fosse vero… beh, abbiamo trovato chi potrebbe darci del filo da torcere: i canadesi, che si sarebbero intascati la bellezza di 3,2 miliardi di dollari senza averne diritto, fornendo dati falsi.

A renderlo noto è la CRA (Canada Revenue Agency, corrispondente all’italiana Agenzie delle Entrate) che ha recuperato l’ingente cifra da “sospetti pagamenti” relativi agli aiuti elargiti per l’emergenza Covid-19. Ed è solo l’inizio, dicono alla CRA che ha già scoperto circa 25.000 casi di pagamenti fraudolenti legati al furto di identità.

Martedì, in un’ampia intervista rilasciata al National Post, due alti funzionari della Canada Revenue Agency, Frank Vermaeten e Marc Lemieux, hanno affermato che l’organizzazione ha inviato 825.000 note di debito (o “avvisi di rideterminazione”) ai canadesi che avrebbero ricevuto pagamenti non ammissibili (oppure in eccesso) per i vari programmi di aiuti durante la pandemia.

Un numero, dicevamo, destinato a crescere quando gli investigatori della CRA esamineranno milioni di domande per una mezza dozzina di programmi Covid-19 attivi almeno fino al 2025.

Vermaeten e Lemieux ammettono, con il senno di poi, che l’agenzia “ha commesso alcuni errori all’inizio del 2020 durante la progettazione e la fornitura di programmi come il Canada Emergency Response Benefit (CERB) da $ 2.000 al mese, che era basato su una semplice attestazione, il che significa che si faceva affidamento sull’onestà del contribuente”. C’era bisogno di fare in fretta perché l’emergenza era esplosa all’improvviso e forse l’Agenzia ha compiuto qualche leggerezza, ma di certo la “colpa” è di chi ha approfittato di quel momento di debolezza del sistema per mettersi in tasca soldi che non gli erano dovuti. Migliaia e migliaia di canadesi, evidentemente.

“Abbiamo fatto del nostro meglio nella situazione in cui ci trovavamo, era una situazione in evoluzione”, ricorda Vermaeten.

Una sfida, insomma, simile a quella che si presenterà, presto, con il lancio del Canada Dental Benefit e l’integrazione del Canada Housing Benefit, altri due programmi basati sulla semplice attestazione e con tempi di consegna rapidi. Ma Vermaeten afferma che quei programmi sono più simili al consolidato Canada Child Benefit (CCB) e, comunque, traggono vantaggio dalle lezioni apprese dai programmi pandemici. Come dire: ora sappiamo come fare attenzione ai “furbetti”. Gli insospettabili “furbetti” canadesi.

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