Ontario

Un altro anno finisce
senza eventi in presenza

TORONTO – Lo scaricabarile è iniziato. Per migliaia di studenti delle elementari e delle medie in tutta la provincia la settimana in corso è l’ultima settimana di scuola “piena”. La chiusura delle scuole legata al Covid si è protratta più a lungo in Ontario rispetto a qualsiasi altra provincia o territorio della nazione.

I leader del governo hanno insistito sul fatto che le scuole siano sicure e che gli studenti avrebbero dovuto essere in classe il più possibile. Eppure non hanno autorizzato il ritorno a scuola, anche se il Chief medical officer of health della provincia ha più volte affermato che “le scuole dovrebbero essere le ultime a chiudere e le prime ad aprire”. Fino al 15 giugno, le scuole sono rimaste chiuse all’apprendimento in presenza per un totale di 25 settimane.

Ciò significa che, per il secondo anno consecutivo, migliaia di studenti prossimi “al diploma” di livello elementare o secondario, faranno la cerimonia in formato virtuale. Ciò è contrario ai messaggi del governo provinciale dell’inizio di questo mese, che “consentono” alle scuole di ospitare le cerimonie all’aperto e gli eventi di fine anno scolastico in presenza.

Il ministro Lecce ha inviato un messaggio al Toronto Catholic Elementary Teachers’ Union (TECT) chiedendo essenzialmente di sospendere parte della loro “azione lavorativa” e consentire ai suoi membri di partecipare a tali eventi. La presidente del TECT Julie Altomare-DiNunzio ha risposto con una dichiarazione nella quale chiedeva invece “l’attenzione del ministro dell’Istruzione Stephen Lecce… sullo sviluppo di un piano di ritorno a scuola sicuro e che non interferisca con la contrattazione locale”.

Il messaggio continua attribuendo la colpa direttamente al ministro Lecce: il suo precedente piano per lo svolgimento dell’anno scolastico è stato definito “non sicuro e mal concepito” ed inoltre “questo governo non ha investito i fondi e le risorse necessarie per mantenere al sicuro i nostri studenti e insegnanti”. Per questo le scuole restano chiuse.

Il sindacato sostiene che ora non è il momento per i suoi membri “di mettere a rischio la loro salute e la sicurezza nè quella dei loro studenti, colleghi e famiglie per mettere in atto all’ultimo minuto le attività di fine anno pianificate male dal governo Ford”.

Ciò significa che i 61.000 studenti elementari del Toronto Catholic District School Board (TCDSB) non prenderanno parte ad alcuna cerimonia in presenza. Ai membri del sindacato è vietato organizzare o prendere parte a questo tipo di eventi quando il sindacato è in “sciopero bianco”.

Il comunicato del ministro Lecce aveva invitato il sindacato locale dell’OECTA a “rovesciare questa disposizione” e a “mettere al primo posto gli studenti dopo questo anno incredibilmente difficile”. Ha anche sottolineato l’importanza di queste celebrazioni come “beneficio per la salute mentale e il successo degli studenti”. Non ha fornito dati di supporto.

Nel suo messaggio, il ministro lancia l’accusa che “il sindacato nega a questi ragazzi la cerimonia di addio che meritano”. Affermando di parlare a nome degli studenti e delle famiglie elementari del TCDSB – sempre senza dati di backup – il presidente del TCDSB Joseph Martino ha esortato il “TECT a riconsiderare l’impatto che queste azioni avranno sui nostri studenti”.

Per non essere da meno, la presidente del TECT Julie Altomare-DiNunzio sostiene che “gli insegnanti cattolici continuano a fare di tutto per i loro studenti e le loro famiglie, ogni giorno”. Nessun dato a sostegno di questa affermazione.

Ha inoltre sottolineato che la priorità del governo dovrebbe essere un ritorno sano e sicuro il prossimo settembre all’apprendimento in presenza per studenti e personale.

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