TORONTO – Il distretto di Don Valley West non è estraneo alle persone privilegiate e benestanti: classe media e medio-alta. Ci sono numerose scuole private rinomate, un ospedale di fama internazionale ed un ramo di un’università con un programma rispettato, anche se limitato. A livello federale, è stato un feudo liberale dalle elezioni del 1993. A livello provinciale, fu un campo di battaglia per John Tory, allora leader dell’OPC, e Kathleen Wynne. Quest’ultima è uscita vittoriosa anche nel 2018, quando il suo partito ha subito una sconfitta ignominiosa.
È un “distretto storico” nel senso che nel 1832 i “ribelli” – straccioni – il cui coraggio fu rafforzato dall’alcol a flusso libero alla Miller Tavern (ancora lì) si riunirono per “invadere” Toronto e prendere il posto del Family Compact, un ente governativo britannico di colonizzatori che avrebbe potuto insegnare alle varie mafie moderne come comportarsi per ottenere di più. Non ci riuscirono. L’area di sosta, nel 1960, divenne tristemente nota come Hogg’s Hollow (luogo di morte sul lavoro dei lavoratori italiani Pasquale Allegrezza, Giovanni Carriglio, Giovanni Fusillo e Alessandro e Guido Mantella, “grazie” al negligente disprezzo dei loro padroni [la TTC]).
Nel 2022, il distretto ha eletto Stephanie Bowman dell’OLP nonostante l’ondata del PC. Il team di Ford mira a invertire questo risultato. Oggi qui si identificano come italiani 4.270 residenti. Considerata la volatilità odierna, sembra che i loro numeri rientrino ampiamente nel margine di errore necessario per determinare il risultato finale. Il PC ha nominato Sam Moini, mentre l’NDP ha scelto Linnea Lostrom-Abary.
Articolo, ricerche e grafica di Priscilla Pajdo, con fondi dell’Heritage Canada’s Intership Program
(foto e mappa: Elections Ontario; traduzione in Italiano dall’originale in Inglese: Marzio Pelù)