Canada

Trudeau tradito da chi ha aiutato di più: gli LGBT gli chiedono di ritirarsi

TORONTO – Quello di Justin Trudeau è stato il governo federale canadese più aperto di sempre alla comunità LGBTQ2S+ ed alla difesa dei diritti di gay, lesbiche, bisessuali, transessuali, “queers” e “two spirits”. Suona come una beffa, quindi, che siano proprio loro a chiedere al primo ministro di farsi da parte e lasciare spazio, per le prossime elezioni federali, ad un altro candidato del Partito Liberale.

La richiesta è partita, ieri, da un gruppo di attivisti LGBTQ2S+ secondo i quali un governo conservatore guidato da Pierre Poilievre sarebbe pericoloso per la loro comunità: Justin Trudeau dovrebbe quindi di farsi da parte per dare ai liberali maggiori possibilità di vincere le prossime elezioni – che devono avvenire entro il 20 ottobre 2025 – visto che i sondaggi danno, da mesi, lo stesso primo ministro sonoramente sconfitto in caso di elezioni.

Sarah Worthman, direttrice esecutiva della Queer Research Initiative di Terranova e Labrador, afferma di essere seriamente preoccupata per il potenziale danno di un governo conservatore per i canadesi LGBTQ2S+ e fa riferimento ai commenti di Poilievre secondo cui i minori non dovrebbero avere accesso ai bloccanti della pubertà e gli atleti transgender dovrebbero essere esclusi dagli sport femminili e dagli spogliatoi. Secondo la Worthman, i liberali avrebbero maggiori possibilità di battere i conservatori alle elezioni se sostituissero Trudeau, anche se non ha specificato con chi.

Secondo la stressa Worthman e Celeste Trianon, che gestisce un centro che aiuta le persone trans in Quebec , i liberali dovrebbero seguire l’esempio del Partito Democratico degli Stati Uniti, che ha visto un aumento del sostegno da quando ha sostituito il presidente Joe Biden con il vicepresidente Kamala Harris come candidato del partito alle elezioni presidenziali di novembre.

Sulla questione è intervenuto anche Randy Boissonnault, un ministro del gabinetto federale che in precedenza era stato consigliere speciale di Trudeau sulle questioni LGBTQ2S+: il ministro ha affermato che le persone “queer” hanno ragione ad essere preoccupate per ciò che potrebbe accadere se Poilievre vincesse le prossime elezioni, ma ha sottolineato che proprio Trudeau è la persona più adatta per guidare il partito in un’altra campagna, aggiungendo che il primo ministro è un paladino dei diritti LGBTQ2S+.

Poche ore dopo l’appello delle “queers”, è arrivato l’annuncio del ritiro della fiducia dell’NDP al governo Trudeau: sarà un caso?

In alto: il primo ministro Justin Trudeau alla festa del Pride di Montreal, meno di un mese fa (foto da Twitter X – @JustinTrudeau)

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