TORONTO – Entra nel vivo la corsa per la poltrona di sindaco di Toronto. Altre tre aspiranti primi cittadini si sono fatti avanti nelle ultime ore: il consigliere comunale Josh Matlow, l’ex capo della polizia di Toronto Mark Saunders e l’ex editorialista del Toronto Sun Anthony Furey hanno infatti annunciato le loro candidature.
Matlow, consigliere del distretto numero 12 Toronto – St. Paul, ha dichiarato ieri in una lettera aperta che la leadership del municipio di Toronto “ha [a lungo] impedito a questa città di raggiungere il suo pieno potenziale. Abbiamo visto tutti il declino. La neve non viene rimossa in tempo, i bagni pubblici sono sporchi ed i bidoni della spazzatura sono rotti e traboccanti, la metropolitana ed i nostri autobus sono spesso in ritardo e sovraffollati”, ha scritto Matlow nella lettera. “L’ultimo decennio di leadership (del dimissionario John Tory, ndr) ha mantenuto le tasse artificialmente basse facendo morire i servizi che avevano reso Toronto l’incredibile città in cui sono cresciuto”, ha continuato. Se eletto, Matlow ha dichiarato che lancerà il “City Works Fund”, una tassa sulla proprietà che costerà ai proprietari di case una media di $ 67 all’anno e che permetterà di raccogliere oltre $ 390 milioni di dollari in cinque anni: il finanziamento sarà destinato a servizi come il trasporto pubblico, le biblioteche e la manutenzione di strade e parchi. “Un’altra Toronto è possibile”, ha concluso Matlow.
L’ex editorialista della città per più di un decennio, Furey, ha affermato che porterà una “nuova prospettiva” al municipio, sottolineando che la sua passata esperienza professionale rappresenta una progressione naturale verso la candidatura a sindaco. E ha aggiunto che il suo obiettivo è che le mamme dell’hockey ed i proprietari di piccole e medie imprese dirigano l’agenda della città invece dei lobbisti, delle grandi società e degli attivisti marginali.
L’ex capo della polizia Saunders ha a sua volta inserito il suo nome nella “gara” elettorale lunedì sera dopo aver accennato la scorsa settimana che stava “considerando fortemente” di intraprendere la corsa. Ascoltando svariati gruppi di cittadini e comunità, come ha spiegato un suo portavoce, si è reso conto che “la sicurezza della città rappresenta il problema principale in questo momento. Ed è preoccupato”. Saunders ha servito come capo della polizia di Toronto dal 2015 fino alle sue dimissioni nell’estate del 2020, quando è entrato a far parte della task force per il vaccino anti-Covid, istituita dal governo Ford.
I tre nuovi candidati scendono dunque in un “campo da gioco” già piuttosto affollato, che comprende l’ex vicesindaco Ana Bailão, l’ex consigliere comunale Giorgio Mammoliti e l’urbanista Gil Penalosa, che era arrivato secondo dopo il vittorioso John Tory nelle elezioni dello scorso mese di ottobre.
Anche altri hanno affermato che stanno prendendo in considerazione la possibilità di candidarsi alla carica di sindaco di Toronto (o l’hanno dato per certo): tra questi, ci sono il deputato liberale Mitzie Hunter e gli attuali consiglieri comunali Brad Bradford e Stephen Holyday. E comunque ulteriori nomi potrebbero spuntare nelle prossime ore. Nelle elezioni municipali dello scorso ottobre, ben 31 persone si erano registrate per candidarsi a sindaco.
Le elezioni suppletive di Toronto sono previste per il 26 giugno.
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