TORONTO – Il governo federale è pronto a cambiare marcia nella road map vaccinale in Canada. Dopo un mese di ritardi, polemiche, accuse e veleni, Ottawa volta pagina e accelera sul fronte vaccini, con la Pfizer che questa settimana invierà la più ingente spedizione dal via libera di Health Canada lo scorso dicembre e con la compagnia Moderna pronta ad aumentare le dosi destinate al nostro Paese.
Stando a quanto è stato confermato ieri dall’ente regolatore canadese, nei prossimi giorni arriveranno in Canada le previste 330mila dosi, che in realtà diventeranno 400mila dosi alla luce del cambiamento stabilito da Health Canada sull’utilizzo delle fiale: prima della decisione della scorsa settimana da ogni singola fiala venivano usate cinque dosi, mentre adesso con il cambiamento del protocollo ne saranno estratte sei.
Il governo federale ha poi annunciato che la prossima settimana arriverà un rifornimento di vaccini della Pfizer addirittura maggiore e questo permetterà il cambio di passo nella campagna di vaccinazione di massa nelle singole province. In questo momento, quindi, è estremamente importante che non vi siano ulteriori rallentamenti.
Secondo la tabella di marcia stilata dall’esecutivo federale alla fine del 2020, in questo momento il Canada avrebbe dovuto ricevere circa 1,15 milioni di dosi. In realtà, a causa dei problemi di produzione riscontrati in uno stabilimento in Belgio della Pfizer, il nostro Paese ha ricevuto in tutto appena 339mila dosi. In ogni caso il gigante farmaceutico ha promesso al governo federale che i ritardi e i rallentamenti nelle consegne saranno velocemente riassorbiti con un progressivo aumento delle forniture previste in precedenza.
L’obiettivo dichiarato è quello di arrivare alle 4 milioni di dosi consegnate al Canada entro e non oltre fine marzo e la Pfizer ha assicurato il rispetto di quella scadenza.
A partire da aprile il governo federale dovrebbe dare il via alla vera e propria vaccinazione di massa, dopo che sono stati immunizzati gli anziani delle case di cura a lunga degenza e delle case di riposo insieme agli operatori sanitari.
nche Moderna dovrebbe aumentare il numero di dosi inviate in Canada, anche se in numero inferiore rispetto a quanto era stato preventivato in precedenza. Anche in questo caso ci troviamo di fronte a un rallentamento delle consegne provocato da problemi di produzione riscontrati in uno stabilimento in Svizzera.
Moderna la scorsa settimana ha inviato in Canada circa 180mila dosi, cioè l’80 per cento del quantitativo previsto, mentre la prossima fornitura – quella del 22 febbraio – sarà di 168mila dosi, solamente i due terzi di quanto era stato preventivato. Poi, a partire da marzo, aumenteranno le dosi, fino a riassorbire completamente i ritardi accumulatisi a febbraio.
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