Canada

Scaduta la deadline, inizia la corsa alla leadership

TORONTO – La corsa alla leadership liberale entra nel vivo. Ieri alle 5 di pomeriggio è infatti scaduta la deadline per formalizzare la propria candidatura in vista dell’elezione del nuovo leader del Partito Liberale, in programma il prossimo 9 marzo, che porterà con sé in dote anche la carica di primo ministro. Il vincitore infatti sostituirà il dimissionario Justin Trudeau non solo dalla guida del partito, ma anche nel ruolo di capo del governo federale.

Tre candidati avevano già presentato un primo acconto di 50mila dollari (totalmente rimborsabili) insieme a 300 firme raccolte in almeno tre distretti federali prima di ieri: si tratta di Mark Carney, Chrystia Freeland e Chandra Arya. Ieri hanno formalizzato la loro discesa in campo anche gli altri candidati: la capogruppo alla Camera Karina Gould, il deputato Jaime Battiste, l’ex parlamentare Frank Baylis e l’ex mp Ruby Dhalla.

Ora resta da capire se questa griglia di candidature resterà quella definitiva o se, al contrario, alcuni nomi saranno depennati. Restano infatti altre due condizioni che dovranno essere soddisfatte. Ogni singola candidatura, infatti, dovrà essere approvata e ricevere luce verde dal Partito. Allo stesso tempo, dopo il primo acconto di ieri, ogni singolo candidato dovrà depositare altri 50mila dollari entro il 30 gennaio, soldi che non saranno restituiti. La tabella di marcia dei pagamenti per l’iscrizione alla corsa alla leadership prevede, inoltre, altri due acconti, entrambi di 125mila dollari, da pagare rispettivamente entro il 7 e il 17 febbraio.

In ogni caso ai nastri di partenza la gara alla successione di Trudeau sembra essere una corsa a due tra Carney e Freeland, con Gould nel ruolo del terzo incomodo e gli altri candidati nel ruolo di outsider con scarse possibilità di vittoria finale. Fino a questo punto il termometro della situazione è data dagli endorsement fatti dagli esponenti del gruppo parlamentare liberale. Carney finora ha raccolto il sostegno ufficiale di 31 deputati liberali e 8 ministri dell’attuale squadra di governo, mentre Freeland può contare sull’appoggio di 27 parlamentari e 5 ministri del governo Trudeau. Mancano all’appello ancora alcuni nomi pesanti: tra questi quello di Anita Anand, data per potenziale candidata alla corsa fino alla sua rinuncia della scorsa settimana, e quello di Francois-Philippe Champagne, che non si è ancora espresso ma che dovrebbe appoggiare l’ex governatore della Banca Centrale canadese.

Il vincitore della leadership dovrà poi andare alla House of Commons il 24 marzo, dove i partiti d’opposizione hanno già annunciato la loro volontà di presentare una mozione di sfiducia che, se venisse approvata, porterebbe il Canada dritto al voto anticipato.

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