Canada

Rifugiati in Quebec, “situazione insostenibile”

TORONTO – “La situazione in Quebec è insostenibile per il continuo arrivo di rifugiati”: a dirlo è il premier François Legault, che ha inviato una lettera al primo ministro Justin Trudeau chiedendogli di rallentare l’afflusso di richiedenti asilo che entrano nella sua provincia, che secondo lui si sta avvicinando ad un “punto di rottura”.

“Siamo molto vicini al punto di rottura a causa del numero eccessivo di richiedenti asilo che arrivano in Quebec mese dopo mese. La situazione è diventata insostenibile”, scrive Legault nella lettera, pubblicata dalla Canadian Press.

Nel 2022, il Quebec ha accolto più richiedenti asilo rispetto al resto del Paese messo insieme e la chiusura del valico non ufficiale di Roxham Road a sud di Montreal nel 2023 ha “momentaneamente” rallentato il flusso, spiega Legault. “Tuttavia, gli arrivi negli aeroporti continuano ad aumentare. Anche il numero di persone che arrivano con un visto turistico e chiedono asilo sta aumentando in modo significativo”.

Quasi 60.000 nuovi richiedenti asilo sono stati registrati in Quebec nei primi undici mesi del 2023, il che ha esercitato “una pressione molto significativa” sui servizi pubblici, scrive il premier. “I richiedenti asilo hanno difficoltà a trovare un posto dove vivere, il che contribuisce ad accentuare la crisi abitativa”, si legge ancora nella lettera. “Molti finiscono nei rifugi per senzatetto, che sono stracolmi”. E le organizzazioni che aiutano i richiedenti asilo non riescono a tenere il passo con la domanda. Legault afferma poi che i figli dei richiedenti asilo stanno mettendo a dura prova anche le scuole che già hanno carenza di insegnanti e di spazio.

Il premier ricorda inoltre a Trudeau che i rifugiati in attesa di permesso di lavoro ricevono assistenza finanziaria dal Quebec: lo scorso ottobre, circa 43.200 richiedenti asilo hanno ricevuto aiuti per 33 milioni di dollari.

Legault ha espresso particolare preoccupazione per i cittadini messicani, che secondo lui rappresentano una percentuale crescente dei richiedenti asilo che arrivano nella provincia, favoriti dalla “possibilità di entrare in Canada dal Messico senza visto”.

Legault chiede formalmente al primo ministro di inasprire le sue politiche sulla concessione dei visti, sollecita una distribuzione “equa” dei richiedenti asilo in tutto il Canada, possibilmente trasportandoli in autobus verso altre province, e vuole che Ottawa rimborsi al Quebec i 470 milioni di dollari spesi per accogliere i richiedenti asilo nel 2021 e nel 2022, e che faccia lo stesso per gli anni successivi. “Il Quebec non è più in grado di accogliere una quota sproporzionata di richiedenti asilo che entrano in Canada”, conclude. “Si tratta di una questione urgente della massima importanza”.

Da parte sua, Trudeau ha ribadito, in questi giorni, l’impegno del suo governo ad accogliere 500.000 nuovi immigrati permanenti all’anno entro il 2025. Al tempo stesso, ha chiesto alla Camera di Commercio di Montreal di effettuare un maggiore controllo sull’immigrazione temporanea (studenti internazionali e lavoratori a termine) per scongiurare l’aggravarsi della carenza di alloggi accessibili. Inoltre, ha invitato gli istituti di istruzione superiore e le aziende a trovare le proprie soluzioni abitative per questi residenti temporanei, siano essi studenti o lavoratori. Come dire: pensateci voi, non è un problema mio.

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