TORONTO – Sarà un magro Natale, in Canada. Meno spese per un periodo che sembrava, almeno quello, “intoccabile”.
Nell’Holiday Retail Outlook 2022, Deloitte Canada afferma infatti che la spesa complessiva per le vacanze natalizie dovrebbe scendere del 17%, fino a $ 1.520 per famiglia, poiché le preoccupazioni recessive ed i tassi di interesse sempre più elevati frenano i budget.
Inoltre, il rapporto evidenzia che i canadesi stanno pianificando di fare acquisti in anticipo e cercare offerte nel tentativo di aumentare il loro potere di spesa. Lo studio, basato su un sondaggio Leger condotto a fine agosto su oltre 1.000 canadesi, ha rilevato che più di un terzo degli intervistati prevede di iniziare a fare acquisti prima, rispetto all’anno scorso. E gli stessi rivenditori sembrano rispondere a tale tendenza lanciando in anticipo prodotti a tema natalizio, con alcune promozioni addirittura in movimento all’inizio dell’autunno.
Amazon Canada, ad esempio, ha introdotto la scorsa settimana Prime Early Access Sale, offrendo ai membri “Prime” un evento di shopping di due giorni. E sempre secondo il sondaggio di Deloitte, sempre più canadesi sembrano intenzionati a chiudere le proprie spese natalizie in occaisone del Black Friday, quindi entro la fine di novembre, come conferma Marty Weintraub, partner e leader nazionale di consulenza al dettaglio di Deloitte. “Molti più canadesi, rispetto all’anno scorso, completeranno i loro acquisti entro il Black Friday”. Il sondaggio ha rilevato infatti che il 26% degli intervistati finirà i propri acquisti natalizi in quell’occasione, rispetto al 18% dell’anno scorso. “Tutte le stagioni di vendita al dettaglio degli ultimi anni si stanno anticipando”, ha affermato Weintraub.
La prevista riduzione della spesa è insolita rispetto alle tendenze del commercio al dettaglio convenzionale, ha aggiunto Weintraub: “I canadesi ci stanno dicendo che ridurranno le loro spese, il che non è tipico. Abbiamo visto tali spese aumentare anno dopo anno, tranne che nel 2020”. Ma allora iniziò la pandemia. Oggi, forse, la crisi è se possibile ancora più profonda.
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