Ontario

Ospedali, numeri
da terzo mondo in Ontario

TORONTO – Secondo i dati raccolti nell’ottobre del 2023 da Health Quality Ontario (un’agenzia provinciale che monitora gli standard sanitari), i pazienti ricoverati negli ospedali dell’Ontario hanno trascorso in media quasi 22 ore aspettando al pronto soccorso un letto di degenza e solo il 23% dei pazienti è stato ricoverato in ospedale passando dal pronto soccorso all’interno dell’ospedale stesso entro le 8 ore di attesa considerate “normali”.

Il grafico tratto dall’indagine di Health Quality Ontario

Numeri da terzo mondo, come confermano le parole del dottor Raghu Venugopal, un medico d’urgenza che lavora in tre ospedali di Toronto. “Già un tempo di attesa di otto ore distrugge ogni idea di cosa sia un’assistenza medica accettabile” in Canada, dice il dottore che non incolpa il personale del pronto soccorso, ma afferma che la tendenza al peggioramento degli ospedali dell’Ontario sta rendendo quasi impossibile soddisfare gli standard sanitari nazionali canadesi. “Noi come Nazione stiamo deludendo bambini, donne, anziani e pazienti abituali con questo tipo di situazione”, ha detto Venugopal alla CBC, sottolineando che la mancanza di letti ospedalieri di emergenza e non di emergenza, la carenza sistemica di personale, il peggioramento della diffusione dei vaccini e dell’igiene respiratoria nella popolazione dell’Ontario e la carenza di medici di base stanno mettendo sotto pressione un sistema già messo a dura prova.

Un’ulteriore conferma arriva dalla dottoressa Carolyn Snider che rappresenta l’Associazione canadese dei medici d’emergenza, secondo la quale i tempi di attesa sono i peggiori che abbia visto negli ultimi vent’anni. “Nei miei vent’anni anni come medico d’urgenza, i tempi di attesa non sono mai stati più lunghi di adesso”.

L’elevato stress degli ambienti del pronto soccorso e la mancanza di incentivi a rimanere sul campo stanno spingendo i professionisti ad abbandonare, afferma il dottor Kyle Vojdani, capo e direttore medico del dipartimento di emergenza dell’ospedale “Michael Garron”. “Stiamo assistendo a quantità crescenti di violenza diretta contro gli operatori sanitari e la realtà è che ci sono molte altre opzioni per gli operatori sanitari di esercitare e lavorare”, dice Vojdani, aggiungendo che la retribuzione che ricevono i professionisti del pronto soccorso spesso non riconosce il rischio aggiuntivo e lo stress che quel lavoro comporta.

A nulla valgono le rassicurazioni da parte del governo dell’Ontario, che promette investimenti ed iniziative per migliorare la situazione: nessuno gli crede più. In un recente sondaggio condotto da Nanos su 774 lavoratori ospedalieri dall’Ontario Council of Hospital Unions (OCHU), la stragrande maggioranza ha affermato di non credere che il governo provinciale apporterà miglioramenti all’assistenza sanitaria nei prossimi anni. Inoltre, 6 su 10 hanno risposto di essere esausti, mentre 2 su 5 affermano di temere di andare al lavoro e stanno pensando di lasciare il proprio posto. Il che significherà un ulteriore peggioramento di una situazione già disastrosa.

Foto di Robert Linder da Unsplash

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