Ontario

Greenbelt, due Comuni
chiedono il rimborso

TORONTO – Il dietrofront del governo di Doug Ford sulla Greenbelt inizia a produrre i primi “effetti collaterali”: due Comuni dell’Ontario chiedono infatti al governo provinciale di rimborsarli per più di 400.000 dollari di costi sostenuti durante le procedure di rimozione di alcuni terreni dalla “cintura verde”, ora annullate.

Il premier ha ammesso il mese scorso che la decisione del suo governo, presa nel novembre del 2022, di rimuovere 15 lotti dalla cintura verde protetta per lo sviluppo abitativo – una mossa ora oggetto di un’indagine dell’RCMP per i presunti legami tra i costruttori interessati ed alcuni esponenti del governo provinciale – è stata un errore, ed il nuovo ministro per l’edilizia abitativa Paul Calandra ha avviato il processo per restituirli alla protezione ambientale. Ma, come riferisce Canadian Press, i Comuni di Pickering, dove si trova il più grande appezzamento di terreno, e Grimsby, dove era prevista la rimozione di altri due siti, affermano di avere speso molti soldi e molto tempo da parte del personale, lavorando su quei piani. E vogliono essere risarciti. “Sebbene apprezziamo la riconsiderazione e l’impegno della Provincia nel preservare l’integrità della ‘cintura verde’, non possiamo trascurare la notevole quantità di risorse che sono già state spese dal nostro Comune in previsione dello sviluppo abitativo, a volte sotto la direzione della Provincia stessa” ha scritto il sindaco di Pickering, Kevin Ashe, al ministro Paul Calandra.

Il personale della città di Pickering ha conteggiato 360.135 dollari in costi diretti ed indiretti per i quali i contribuenti di Pickering sono ora in difficoltà. Di questi, circa 90.000 dollari sono dovuti al tempo impiegato dal personale per lavorare a quei progetti, mentre la voce più grande nei costi diretti è arrivata sotto forma di oltre 178.000 dollari pagati ad una società di consulenza economica per un’analisi dell’impatto finanziario del proposto sviluppo di Cherrywood, un sito nella Greenbelt di proprietà del TACC Group di Silvio De Gasperis, che con i suoi 4.262 acri è quasi due volte e mezzo più grande del successivo più grande dei 15 siti che il governo provinciale voleva rimuovere. Il Comune di Pickering ha inoltre speso 90.000 dollari in servizi legali esterni e 930 dollari in costi di reclutamento per una nuova posizione di pianificatore principale di Cherrywood.

Il consiglio comunale di Grimsby ha invece recentemente approvato all’unanimità una mozione per chiedere alla Provincia di rimborsare al Comune circa 82.000 dollari: tali costi sono stati sostenuti in spese per servizi legali e di consulenza, nonché in tempo del personale, “come risultato diretto della pressione esercitata sulla Città dal governo provinciale affinché raggiungesse accordi con i costruttori e prendesse decisioni relative ai cambiamenti nella Greenbelt”, afferma il Comune nella sua mozione.

Il governo non ha ancora detto come risponderà alle richieste dei due Comuni. Ma di sicuro queste richieste di “risarcimento” diventeranno un problema per il governo Ford, soprattutto se a quelle dei due Comuni se ne aggiungeranno altre.

Nella foto in alto: il sindaco di Pickering, Kevin Ashe (foto dalla sua pagina Twitter – X @MayorKevinAshe)

More Articles by the Same Author: