Ontario

Elezioni suppletive a Mississauga,
il tory Chhinzer sfida Charles Sousa

TORONTO – Occhi puntati sul distretto elettorale di Mississauga-Lakeshore. Oggi gli elettori sono chiamati alle urne per le elezioni federali suppletive, provocate dalle dimissioni dell’ormai ex deputato liberale Sven Spengemann. Sono addirittura quaranta – record assoluto a livello federale – i candidati in corsa, anche se stando ai sondaggi sono solamente due i contendenti che possono nutrire reali speranze di vittoria finale.

Il Partito Liberale candida un nome di peso, l’ex ministro provinciale delle Finanze Charles Sousa, mentre i conservatori puntano sull’ex agente di polizia Ron Chhinzer: tra i due sarà un testa a testa all’ultimo voto.

Questo voto suppletivo presenta numerosi elementi di interesse. Se è vero che l’esito delle votazioni non avranno alcun peso specifico nell’equilibrio numerico alla House of Commons – dove i liberali sono al potere con un governo di minoranza mantenuto in vita dal patto di legislatura siglato lo scorso marzo tra il primo ministro Justin Trudeau e il leader dell’Ndp Jagmeet Singh – è altrettanto assodato che questo appuntamento elettorale consentirà ai partiti di tastare il polso dell’elettorato. E non bisogna dimenticare che queste suppletive sono le prime elezioni da quando Pierre Poilievre è diventato leader del Partito Conservatore.

I tory d’altro canto puntano alla vittoria per dare forza all’ascesa nei livelli di consenso a livello federale che sono stati confermati un po’ da tutti i sondaggi degli ultimi mesi. Il distretto in questione era stato conquistato dai conservatori nel 2011, anno in cui l’allora primo ministro Stephen Harper vinse una larga maggioranza parlamentare. Dal 2015, invece, e per le due successive elezioni federali il distretto ha sempre premiato il candidato del Partito Liberale.

Alle elezioni del 2021 in questa circoscrizione c’è stata battaglia, vinta alla fine dal liberale Spengemann per circa 4mila preferenze. Il candidato del Partito Liberale raccolse il 45 dei voti, mentre il conservatore Michael Ras non andò oltre il 38,7 per cento delle preferenze. Del tutto marginali le percentuali degli altri partiti in corsa: la neodemocratica Sarah Walji prese il 9,5 per cento, Vahid Seyfaie del People’s Party il 4,2 per cento e la verde Elizabeth Robertson non andò oltre il 2,2 per cento

Cosa potrebbe influire su questo mini test elettorale a Mississauga-Lakeshore. Un elemento da tenere d’occhio sarà ovviamente quello dell’affluenza. Le previsioni parlano di uno scarso interesse degli elettori della circoscrizione, anche per l’insolito periodo in cui è stato scelto di indire il voto suppletivo: a due settimane dal Natale, a ridosso delle feste, le aspettative riguardo l’affluenza sono molto basse, all’interno poi di una tendenza di progressiva disaffezione dell’elettorato canadese già registrate nelle ultime due elezioni federali e negli ultimi due voti provinciali.

Un altro elemento importante sarà la risposta dell’elettorato alla candidatura di Sousa. L’ex deputato e ministro provinciale in questo distretto ha stravinto le elezioni del 2007, del 2011 e del 2014, ma nel 2018 è stato nettamente battuto. Quattro anni fa, quando gli elettori dell’Ontario premiarono il nuovo leader del Progressive Conservative Doug Ford in tutta la provincia, Sousa venne sconfitto dal tory Rudy Cuzzetto: il conservatore prese 22.520 preferenze (pari al 42,3 per cento dei voti) mentre l’ex ministro del governo guidato dalla premier Kathleen Wynne non andò oltre 18.636 voti (pari al 35 per cento). Ago della bilancia, in quell’occasione, fu un altro candidato sconfitto, quell’Ndp Boris Rosolak, che prese oltre il 18 per cento delle preferenze.

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