Ontario

Ontario Place, l’AG “boccia” la Provincia: “Iter irregolare, iniquo e non trasparente”

TORONTO – Il revisore generale dei conti (Auditor General – AG) “boccia” il governo dell’Ontario per non aver seguito la procedura corretta per la riqualificazione di Ontario Place: è dunque una valutazione negativa quella che l’AG Shelley Spence (nella foto sopra, da www.auditor.on.ca) ha esposto nel suo rapporto depositato ieri a Queen’s Park.

Innanzitutto, secondo il rapporto, le stime dei costi per la riqualificazione di Ontario Place sono aumentate a 2,2 miliardi di dollari (quindi di ben 1,8 milioni di dollari) dal 2019, cioè da quando è stata emessa la richiesta di sviluppo: la cifra è cinque volte la proiezione del 2019 di 424 milioni di dollari. Tale stima aumentata include 700 milioni per la costruzione di un nuovo Ontario Science Centre, 280 milioni per una struttura di parcheggio, un aumento di 346,9 milioni nei costi di manutenzione del sito e 500 milioni in miglioramenti dell’area pubblica. Non solo: il rapporto rileva che alcuni di tali costi potrebbero essere ancora più elevati e la stima non include nemmeno i costi di manutenzione del sito. Detto ciò, il revisore ha ribadito che spostare il centro scientifico è ora più costoso che mantenerlo nella sua sede attuale.
Il rapporto rileva poi una serie di problemi con il processo relativo alle decisioni per il sito. Il revisore ha infatti scoperto che il Ministero delle Infrastrutture dell’Ontario, nel progettare e condurre il processo di richiesta di sviluppo (CFD), non ha seguito le “migliori pratiche per progetti di sviluppo dell’uso del suolo moderni e su larga scala”. Inoltre, le decisioni relative al processo CFD “non erano eque, trasparenti o responsabili” nei confronti di tutti i partecipanti come sarebbe richiesto dalle direttive e dalle migliori pratiche, ha rilevato il revisore. Per esempio: nonostante le linee guida pubblicate secondo cui il contatto con funzionari governativi era vietato durante il periodo di apertura, alcuni partecipanti sono stati invitati ad incontrare funzionari governativi e personale politico di alto rango durante il periodo di apertura del CFD, ha rilevato il revisore. In particolare, tre partecipanti hanno partecipato a riunioni con il personale dell’ufficio del ministro e dell’ufficio del premier Doug Ford a giugno e luglio 2019. Solo più avanti nel periodo è stato offerto a tutti i partecipanti un incontro con l’ufficio del premier e l’ufficio del ministro. E poi, ancora, secondo il rapporto un vicepresidente di Infrastructure Ontario, responsabile della conduzione delle valutazioni finanziarie, ha comunicato direttamente con Therme Canada (Therme) ed altri partecipanti durante il periodo di apertura del CFD. Insomma, il processo decisionale non sarebbe stato del tutto trasparente ed equo.

Nel complesso, l’intero iter è stato “irregolare, soggettivo e non ha sempre seguito le regole”, secondo l’Auditor General che ha emesso diciannove raccomandazioni per riportare l’intera procedura in un quadro di pratiche corrette (raccomandazioni che potete leggere nel rapporto integrale scaricabile dalla versione in Inglese di questo articolo, qui).

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