TORONTO – “Nessuno in Canada, nemmeno il Premier e il Primo Ministro, ha il potere di governare con un voto di minoranza. Non ci si può fidare di nessuno con così tanto potere”. Questo, in estrema sintesi, il messaggio che l’NDP dell’Ontario manda a John Tory (nella foto sopra, dal suo profilo Twitter), invitandolo a chiedere il ritiro della legislazione provinciale che gli assegna poteri quasi assoluti per favorire la costruzione di nuovi alloggi.
In una lettera inviata al sindaco mercoledì sera, i parlamentari NDP dell’area di Toronto affermano di essere “profondamente delusi” nell’apprendere che John Tory ha stretto un accordo con il premier Doug Ford per approvare una legislazione che gli consentirebbe di prendere decisioni chiave con solo un terzo del sostegno dei membri del consiglio. Di fatto, con una minoranza.
Il disegno di legge – il 39 – è definito un “pendio scivoloso” in cui i controlli democratici vengono continuamente sovrascritti, aprendo la porta ad “accordi dietro le quinte e scandali”.
“Il Bill 39 è un grave attacco ai diritti democratici del popolo di Toronto e mina l’integrità delle recenti elezioni municipali”, si legge nella lettera. “Sindaco, apprendere che lei ha chiesto al premier di darle il potere di governare la città con l’appoggio di soli otto consiglieri è un profondo tradimento della fiducia della gente”.
E poi ancora: “Il Bill 39 è un attacco ai nostri diritti democratici e questa sarà la sua eredità”.
Sempre nella lettera, si legge che “la scusa per il Bill 39 è costruire case più velocemente, ma ogni autorità che si occupa di quel settore e che ha commentato pubblicamente la legge, ha espresso preoccupazione perché non c’è niente in quella legislazione che possa garantire la costruzione di case con prezzi abbordabili”. Un’analisi, quest’ultima, che coincide con quella fatta dagli uffici comunali che hanno espresso, proprio l’altro ieri, un parere negativo sul disegno di legge 39 che causarebbe gravi danni economici al Comune di Toronto, dal momento che prevede la rinuncia da parte del Municipio ad una grossa parte degli oneri di urbanizzazione.
La lettera dell’NDP (che potete leggere qui sopra: cliccate sull’immagine per ingrandirla) è firmata da Chris Glover (Spadina-Fort York), Jessica Bell (University-Rosedale), Marit Stiles (Davenport), Kristyn Wong-Tam (Toronto-Centre), Tom Rakocevic (Humber River-Black Creek), Doly Begum (Scarborough Southwest), Peter Tabuns (Toronto-Danforth), Bhutilla Karpoche (Parkdale-High Park) e Jill Andrew (Toronto-St. Paul’s).
Già mercoledì, in occasione del primo consiglio comunale del nuovo mandato di John Tory dopo le ultime elezioni municipali, erano state sollevate forti perplessità sui “nuovi poteri” del sindaco. In particolare, il consigliere Josh Matlow ha detto, rivolgendosi al primo cittadino, che “senza rivelarlo al pubblico durante le elezioni o senza alcuna consultazione con i suoi colleghi che sono stati eletti dal popolo di Toronto, ha messo in discussione il privilegio di questa assemblea … chiedendo che il premier Ford le fornisca poteri antidemocratici e di minoranza che sono senza precedenti in qualsiasi organismo democraticamente eletto in qualsiasi parte del mondo”.
Matlow ha proseguito chiedendo un dibattito approfondito alla prima riunione possibile del consiglio comunale per discutere la questione e per annullare la richiesta di poteri aggiuntivi che sarebbero stati concessi ai sensi del disegno di legge 39.
“Ci sarà una relazione nella riunione di dicembre del consiglio comunale”, ha replicato Tory, spiegando a Matlow che “alcune delle questioni alle quali ha fatto riferimento non sono ancora nemmeno diventate legge ma sono all’esame del legislatore. La questione sarà discussa in quel momento”, ha concluso Tory.
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