Il Commento

Nel sito del TCDSB il link ad un sito pornografico

TORONTO – Non c’è nulla, a mio avviso, di più insidioso e odioso di qualcuno, o di qualche struttura, che finge l’interesse dei più vulnerabili – i nostri figli – ma poi espone la loro innocenza per lo sfruttamento da parte di altri.

Tony Kiar è un pensionato, ex preside di una scuola pubblica, che, per più di un anno, ha cercato di far rimuovere un link a YouTube (Youthline) dal portale online del suo Provveditorato agli studi collegato ad un’organizzazione che offre consigli ai bambini che esplorano la loro sessualità. Ha scoperto che era molto di più, dopo che la sua curiosità professionale lo ha spinto ad approfondire.

È rimasto scioccato da quello che ha scoperto. Come lo siamo rimasti anch’io e una squadra – composta da ex educatori, programmatori informatici, avvocati ed esperti di materie sui social media – alla quale ho chiesto, a nome del Corriere Canadese, di esaminare i blog di Tony Kiar riguardo la sua scoperta di Youthline.

In breve, si tratta di un sito di oscenità che, sotto la copertura di essere a difesa della “diversità e dei diritti umani”, come richiesto dalla Commissione per i diritti umani, promuove l’acquisto e la vendita di accessori pornografici per attività sessuali tipicamente riservate ai “distretti a luci rosse” in luoghi oscuri. Non nelle scuole; e non certamente in un ambiente cattolico.

È un sito di reclutamento gestito da un’organizzazione ombrello, auto-professatasi LGBTQ+,  per attirare bambini. È operativa in tutta la provincia. È piuttosto strategica nel suo approccio. Come parte della sua agenda di “inclusività”, promuove i “diritti” per le nostre comunità aborigene e Black Lives Matter contro i “colonizzatori” e il “privilegio bianco”. È assente ogni accenno all’istruzione pubblica.

 

Quello che ha sbalordito Tony Kiar è la presenza di tutto questo anche sul sito del Toronto Catholic District School Board (TCDSB). “Non sono un puritano”, ha detto in un’intervista telefonica, “ma i contenuti non possono essere appropriati per i bambini, specialmente quelli in età di scuole elementari”.

Forse anche gli organizzatori del sito devono essere d’accordo: hanno posizionato un pulsante HIDE, in alto a destra della pagina, in modo che qualsiasi bambino possa andare rapidamente ad una pagina Wikipedia pre-programmata nel caso in cui un adulto entrasse improvvisamente nella stanza.

Un cinico potrebbe essere perdonato per aver concluso che tutto questo fa parte del nuovo curriculum “salute”/sesso progettato e promosso dal condannato per pedopornografia, l’ex viceministro dell’Istruzione, Ben Levin.

Chiunque dovesse navigare su quel sito web dovrebbe essere considerato un pedofilo. Eppure, i suoi seguaci lodano ancora la sua creazione al TCDSB: per il fiduciario Lipreti, chiunque non sia d’accordo è “omofobo”; per il fiduciario Di Pasquale, leggere dal Catechismo Cattolico è camminare in acque pericolose; per il fiduciario De Domenico, fare riferimento ai Vangeli o alla Bibbia è impegnarsi nell’odio retrogrado; per il fiduciario Rizzo… beh, lei occupa una posizione per la quale non può produrre la legittimità elettorale.

Nessuno di loro sembra essere colpito minimamente dall’apparente contraddizione con l’etica cattolica  (o del suo tradimento), che hanno giurato di sostenere. Appaiono in soggezione di tafani “progressisti” che molestano il sistema dall’interno fingendo di fornire “spazi sicuri” per i bambini LGBTQ+.

Purtroppo, il Direttore e il Cardinale rimangono inattivi mentre questi terroristi sociali distruggono il sistema educativo cattolico con invettive e campagne diffamatorie per distrarre dall’ovvio.

Per me, Tony Kiar merita una medaglia per aver sbucciato la cipolla.

PER LEGGERE I COMMENTI PRECEDENTI: https://www.corriere.ca/il-commento

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