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Kabul, gente aggrappata
agli aerei per fuggire

KABUL – L’Afghanistan è nel caos. Nonostante le rassicurazioni dei talebani, che hanno conquistato Kabul e preso controllo del palazzo presidenziale annunciando la rinascita dell’Emirato Islamico e garantendo che “le vite dei cittadini non saranno a rischio”, la gente è in fuga dal Paese.

Ieri l’aeroporto della capitale è stato letteralmente preso d’assalto. Sui social network, in particolare su Twitter, sono apparsi numerosi video che mostrano persone che corrono sulle piste dell’aeroporto e cercano di salire a bordo dei voli, aggrappandosi ai carrelli, ai motori. Qualcuno precipita mentre l’aereo prende quota. Scene agghiaccianti, come quelle postate da Muslim Shirzad, (qui sotto, il suo video su Twitter), insegnante ed ex conduttore televisivo di Tolonews, emittente afghana. Sette i morti contati ieri.

Kabul è quindi finita in poche ore nelle mani dei talebani: dopo l’ingresso in città, apparentemente per avviare una trattativa ed arrivare ad un governo transitorio, i fondamentalisti hanno improvvisamente sterzato verso la piena presa del potere, con l’entrata in massa dei combattenti rimasti in attesa del via libera alle porte della città. Il presidente Ashraf Ghani si è dato alla fuga ed è arrivato con la famiglia ed alcuni fedelissimi in Tagikistan o, forse, in Oman. L’ipotesi circolata di un governo di transizione con a capo l’ex ministro dell’Interno Ali Ahmad Jalali è dunque evaporata nel giro di poche ore, con l’occupazione del palazzo presidenziale. “I talebani ce l’hanno fatta a rimuovermi, sono qui per attaccare tutti gli abitanti di Kabul. Per evitare un bagno di sangue, ho pensato che fosse meglio lasciare e partire” ha poi detto l’ormai ex presidente in un messaggio sui social per spiegare la sua decisione.

Dall’altra parte, un portavoce dell’ufficio politico dei talebani ha dichiarato ad Al Jazeera che la guerra in Afghanistan “è finita”, aggiungendo che sarà chiaro “presto” che tipo di governo ci sarà e che il gruppo è pronto a dialogare con “personalità afghane”, a cui verrà garantita la necessaria protezione. Il portavoce ha ribadito che la sicurezza sarà garantita ai cittadini e alle missioni diplomatiche. Ma proprio il mondo diplomatico sta lasciando l’Afghanistan al suo destino: gli stessi diplomatici stranieri, infatti, sono stati frai i primi a prendere d’assalto l’aeroporto della capitale nella speranza di prendere il primo volo utile per uscire dal Paese.

L’Italia ha a sua volta evacuato l’Ambasciata ed è partito il piano di evacuazione di diplomatici e cittadini, che comprende anche un ponte aereo per l’evacuazione di tutti i collaboratori afghani dei ministeri di Difesa ed Esteri.

All’aeroporto di Fiumicino a Roma è già atterrato il primo dell’Aeronautica Militare con a bordo circa 70 persone di rientro dall’Afghanistan: cinquanta membri del personale diplomatico italiano e una ventina di ex collaboratori afghani. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha assicurato che altri voli decolleranno da Kabul nei prossimi giorni e che un presidio diplomatico resterà in aeroporto: “La situazione è tragica, non abbandoneremo gli afghani”, ha sottolineato. E per oggi è prevista una riunione dei ministri degli Esteri dell’Ue.

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