Il Commento

“MF” e Giorgio, una coppia d’altri tempi

TORONTO – Alcune persone trasudano naturalmente l’innocenza o la bellezza di un bambino piccolo e una disposizione vivace alla vita: e migliora sempre. Un ragazzo fortunato, quel George Flumian. Ha trovato e sposato Maria Antonietta. Eccoli lì, il 16 agosto 2024, a celebrare il loro 51° anniversario presso La Madonna della Resurrezione, una pittoresca chiesetta cattolica di periferia al servizio della comunità italiana, un tempo vigorosa, a Nepean, Ottawa – ufficialmente riconosciuta con lo status di “parrocchia” nell’aprile del 1984.

Maria Antonietta, MF, come è conosciuta da familiari, amici, colleghi di lavoro e associati, è di Toronto. Più specificamente, un’emigrata del dopoguerra dall’Italia nord-orientale, attraverso la parrocchia e la scuola di St. Clare a Toronto. Probabilmente l’avete indovinato… quella scuola è anche la mia alma mater.

L’altro giorno, MF irradiava lo stesso sguardo entusiasta di gioia anticipata nel vivere il prossimo momento che la Vita stava per condividere con lei. È un entusiasmo contagioso e coinvolgente, impossibile da ignorare. George, da giovane, se ne era ovviamente innamorato, ma ancora abbastanza lucido per capire che vantaggio sposarsi in quell’ambiente. Ed eccoli qui, 51 anni dopo, ancora mano nella mano.

Come si suol dire, Dio li benedica! Il parroco, padre Antonio, ha eseguito la “benedizione degli anelli” e degli sposi. Mi ha colpito come sia stata una celebrazione insolitamente informale (per la MF che avevo conosciuto negli oltre trent’anni precedenti) questa celebrazione dei “rinnovi”. Ma il tono era proprio quello giusto… come potrebbe non esserlo?

Giorgio ha avuto una carriera come abile avvocato; MF come funzionario pubblico a livello provinciale e federale. Ci sarebbe molto da scrivere dal punto di vista sociale e professionale, ma ci vorrebbe un libro voluminoso. Con tutto il rispetto per Giorgio, la carriera di MF per chi scrive merita almeno una menzione, dato il suo prestigioso percorso nella burocrazia e gli impegni post-governativi di “problem solving innovativo” con entità straniere e nazionali per le quali ha impiegato tempo e talento negli ultimi quindici anni.

Il mio preferito ricorda quella piccola ragazza immigrata, monolingue, dai capelli rossastri, proveniente da un quartiere operaio, che raggiunse l’apice della burocrazia canadese per creare e guidare Service Canada, una governance visionaria e una struttura di servizio per l’epoca. Che opportunità. Che Paese. Sarà stata una fortuna crescere con lei.

Sono diventati una “coppia”. Proprio come Giorgio e MF e tutti quelli che ancora li considerano amici. Auguri infiniti.

Nelle immagini qui sotto, alcuni momenti della festa (foto: Corriere Canadese)

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